Dimmisioni di Ruggeri, la sua dichiarazione

È tutta la vita che seguo con passione l’Atalanta Bergamasca Calcio, ne sono Presidente dal febbraio 1994 ed in questi 11 anni ho ottenuto risultati a volte esaltanti ed a volte deludenti. Nella stagione in corso, nonostante le premesse fossero positive ed anche le critiche degli addetti ai lavori abbiano riconosciuto la buona struttura della squadra, in grado di mantenere la Serie A, i risultati calcistici non ci sono stati certo favorevoli. Questo perché scelte, che alcuni mesi fa sembravano corrette, non si sono rivelate tali, nonostante non sia mai mancato il massimo impegno sia personale che della dirigenza.

Tutto ciò premesso subisco ininterrottamente da tempo aggressioni, estese anche alla mia famiglia, che mi avevano già profondamente amareggiato e portato a dimettermi lo scorso settembre. Le pressioni di amici e collaboratori mi convinsero, in quell’occasione, a ritirare tali dimissioni con la speranza che la situazione potesse evolversi positivamente. Mi preme comunque sottolineare che ritengo di avere fatto tutto quanto nelle mie possibilità, anche grazie al pieno supporto della mia famiglia, per il bene dell’Atalanta, prodigando tempo e denaro sempre con la massima passione e senza alcun tornaconto economico personale, come di norma accade per le società di calcio, che sono sempre più imprese anomale.

Nonostante tutto questo mi rendo perfettamente conto che i risultati attuali non sono soddisfacenti e credo di essere il primo a provarne delusione ed amarezza. Ma ancora non mi giustifico il comportamento in atto nei confronti miei e della mia famiglia, con attacchi continui anche da una parte della stampa e offese ed insulti sistematici e gratuiti.

Tanto più che ho sempre creduto quanto fosse importante superare i momenti difficili con una critica costruttiva unita alla collaborazione e alla solidarietà tra tutte le parti che, nel pieno rispetto dei ruoli, hanno come comune interesse e passione il bene dell’Atalanta..

Le mie aspettative sono andate totalmente deluse e di conseguenza ho deciso, in maniera irrevocabile, di dimettermi dalla presidenza e di indicare al Consiglio per la mia successione un amico e serio professionista come Giacomo Randazzo.

Voglio concludere questa mia attività da Presidente neroazzurro ringraziando in maniera semplice ma sincera e profonda tutti quanti: tifosi ed appassionati, addetti ai lavori, professionisti dei media ed in particolare partner e sponsor che mi sono stati vicini in tutti questi anni, soprattutto nei momenti difficili come questo.

Per quanto riguarda la mia partecipazione societaria nell’Atalanta Bergamasca Calcio mi riservo di prendere una decisione definitiva nel più breve tempo possibile, dopo che avrò superato l’attuale grandissima amarezza.

(04/02/2005)Ivan Ruggeri

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