Nel 2009 furono beccati
47 furbetti  che baravano

Barare per vincere il Giro d'Italia è sicuramente sleale, ma può avere un suo senso. Farlo per entrare nella classifica della Gran Fondo Felice Gimondi - gara amatoriale, nata per essere una festa degli appassionati - fa ridere, se non piangere. Eppure è accaduto: e i bari - scoperti dall'organizzazione - non sono uno o due, ma addirittura 47.

Un numero che sembra incredibile. A smascherare gli «esibizionisti della classifica» è stato un trasponder che dall'anno scorso viene utilizzato per il cronometraggio ufficiale lungo tutto il percorso della gara: un oggettino tecnologico che viene assegnato a ogni partecipante e che consente una rilevazione cronometrica particolarmente affidabile. Attraverso di esso si stila prima la classifica ufficiosa e, dopo attente verifiche, quella ufficiale (che trovate qui a fianco negli allegati).

MA GUARDIAMOCI LA SPECIALE
CLASSIFICA DEL BARO A DUE RUOTE

5° posto: se lo aggiudicano quelli che sono partiti nella/e griglia/e precedenti, insomma qualche gruppo più avanti rispetto a quello assegnato

4° posto: quelli che non sono trasnsitati sotto il «via», partendo per esempio qualche isolato più avanti

3° posto: coloro che non hanno un tempo intermedio, insomma in qualche punto del percorso hanno preso una scorciatoia

2° posto: quelli che hanno gareggiato con due chip, per far entrare in classifica l'amico rimasto a casa

1° posto assoluto: coloro che hanno ceduto alla tentazione e ... hanno accettato un passaggio in macchina.

Le squalifiche complessive - spiegano gli organizzatori - corrispondono a una percentuale dell'1,3 dei partecipanti (oltre 3.600), ma deve far riflettere sullo spirito con il quale qualcuno affronta una gara amatoriale. L'augurio - si legge in un comunicato - per la prossima edizione è che casi del genere si verifichino sempre meno, anche se la speranza che scompaiano del tutto rimane.

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