Mutti: «L'orario ci penalizza»
E sui tifosi «trattamento ingiusto»

Dopo la presa di posizione bipartisan dei politici bergamaschi è toccato all'allenatore atalantino Lino Mutti prendere le difese dei tifosi nerazzurri che, fino a questo momento, potranno assistere alla sfida con l'Inter, in programma sabato 24 aprile alle 18 a San Siro, solo davanti alla tv.

«Non è assolutamente giusto il trattamento verso i nostri tifosi – tuona Mutti – I miei familiari per esempio non potranno venire a vedere il match perché sono bergamaschi. Esistono altre situazioni vergognose: è lampante ed evidente quello che succede da altre parti. I nostri tifosi invece sono costretti a starsene a casa da parecchio tempo».

Come di consueto l'allenatore atalantino regala gli spunti più indicativi nel finale della conferenza stampa, quando tiene a precisare un altro aspetto, che secondo la staff orobico è negativo nella corsa alla salvezza: data e ora del match. «Ci penalizza giocare alle 18 – prosegue Mutti – Nessuno si preoccupa del nostro obiettivo. Noi vogliamo giocare in concomitanza con le nostre dirette avversarie: la nostra salvezza è come la Champions per l'Inter. Chiaro che il Bologna conoscerà il nostro risultato e sarà favorito».

L'Inter non ha bisogno di presentazioni e basta solo il nome del quotato avversario per scoraggiare anche i più ottimisti. L'Atalanta però sta bene e un colpaccio potrebbe essere decisivo sia per la classifica che per il morale della squadra. «Sarebbe un'iniezione di grande speranza: una vittoria significherebbe poter davvero parlare di percentuali. Non credo che loro avranno problemi per la sfida con il Barcellona. Noi invece avremmo ancora difficoltà e sarà problematico recuperare qualcuno. Solo Chevanton potrebbe tornare in gruppo, mentre Talamonti, Garics e Consigli saranno out. Per Bellini si vedrà».

L'Atalanta ha saputo tornare in corsa per la salvezza, nonostante fosse data retrocessa da più parti già nel mese di marzo: esiste un segreto di questa rimonta? «Sicuramente la capacità e la determinazione di saper guardare avanti sono stati i nostri punti guida. Ammiro il gruppo per la bravura che ha nel saper puntare all'obiettivo immediato, dimenticando certe batoste subite e anche le vittorie ottenute. Solo con questa carica si poteva continuare a sperare».

Tra le chicche che Mutti regala agli addetti ai lavori c'è infine una considerazione sull'allenatore interista, Josè Mourinho. «E' un uomo dalle molte sfaccettature – conclude Mutti - E' un grande perché sa adattarsi perfettamente alle situazioni che gli si presentano. Ha capacità di gestione e comunicazione. Inoltre possiede grande forza e carattere, anche sotto l'aspetto del lavoro: non è facile mantenersi sempre su alti livelli».
Simone Masper

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