Atalanta, dai Ruggeri a Percassi
La firma è prevista oggi

Si firma oggi, più o meno all'ora di pranzo. Prima di sera l'Atalanta passerà dalla famiglia Ruggeri ad Antonio Percassi. Ieri l'operazione è stata definita nei dettagli formali, dopo che l'accordo era già stato raggiunto martedì. La giornata festiva non ha impedito alle parti di lavorare alla stesura dell'accordo definitivo.

Questa mattina l'ultimo confronto no-stop tra i commercialisti permetterà di completare il quadro, poi le firme chiuderanno la trattativa. L'appuntamento è per la tarda mattinata, serviranno un paio d'ore e l'operazione arriverà all'epilogo. Dopo la firma di oggi, domani pomeriggio avverrà il passaggio formale del pacchetto azionario, nel corso del Consiglio d'amministrazione convocato per il pomeriggio a Telgate, nella sede della Polimeri spa, l'azienda dei Ruggeri dove si era tenuta anche l'ultima seduta, due settimane fa.

Ma dato che l'indiscrezione è trapelata, non si può escludere che venerdì mattina, in extremis, i Ruggeri cambino la sede dell'incontro. Certo non è elegante convocare l'ultimo Consiglio d'Amministrazione della propria gestione in una sede diversa da quella della società (il centro Bortolotti di Zingonia), ma è chiaro che l'intenzione è quella di evitare curiosi, tifosi e mass media.

Venerdì pomeriggio, comunque, i Ruggeri annunceranno al CdA la cessione del pacchetto azionario ad Antonio Percassi e presenteranno il nuovo proprietario ad un consiglio che, da quel momento, sarà naturalmente destinato al ricambio. E sabato poi è probabile che la nuova proprietà presenterà dirigenti e programmi nella prima conferenza stampa della nuova gestione.

Nel frattempo però cominciano a girare indiscrezioni sull'operazione e sul futuro assetto della società. Secondo i rumors più accreditati Antonio Percassi pagherà alla famiglia Ruggeri circa 14 milioni per rilevare il 70% del pacchetto azionario (quindi complessivamente l'Atalanta è stata valutata 20 milioni pur essendo in serie B: un lusso). Ai Ruggeri resterà una quota assolutamente simbolica pari al 4%, inferiore a quella di altri azionisti.

A differenza di quel che si pensava ai Ruggeri non sarà riservato un posto nel nuovo CdA. E sembra del tutto infondata l'ipotesi che prevede un loro coinvolgimento nell'operazione che porterà al nuovo stadio. Percassi, a quanto pare (ma ci sarà modo di chiederglielo), non vuole vincoli sul tema: lo stadio dovrà essere dell'Atalanta, non un interesse di privati. Tra l'altro ieri da Perugia sono arrivate voci di un significativo coinvolgimento di Alessandro Ruggeri in una cordata interessata a salvare la società (in Prima divisione) che sta creando il chiacchieratissimo d.s. Ermanno Pieroni. Vedremo nei prossimi giorni se questa voce avrà fondamento.

Poi i dirigenti. Antonio Percassi sarà il presidente e farà le strategie, suo figlio Luca sarà l'amministratore delegato e fungerà da referente della famiglia per i dirigenti operativi. Uno sarà Rino Fratus che, forse con l'incarico di amministratore delegato (ma questo a quanto pare non è ancora certo), si occuperà della gestione economico-finanziaria e, con un impegno molto frequente, farà capo a Luca Percassi.

L'altro sarà Roberto Spagnolo, al quale sarà affidato l'incarico di direttore generale. Spagnolo sostituirà Cesare Giacobazzi (che lascerà l'Atalanta e Bergamo), con compiti di gestione della società. Sarà l'uomo macchina, il braccio operativo della famiglia Percassi presente in società a tempo pieno. Spagnolo coordinerà anche lo staff tecnico, che Percassi immagina come uno squadrone: un direttore sportivo se possibile di primo livello (ma è tardi, sono tutti accasati...), Beppe Corti come collaboratore tecnico, un allenatore a strettissimo contatto con i primi due. Corti, per anni bandiera di Bergamo (e di Colognola) nel calcio professionistico che conta, sarà responsabile degli osservatori e collaboratore tecnico in strettissimo contatto con il nuovo d.s. e Spagnolo.
 Pietro Serina

© RIPRODUZIONE RISERVATA