Tiri liberi sulla Comark Treviglio
È d'obbligo mantenere prudenza

Ci voleva l'eliminazione dalla Coppa Italia per smorzare sul nascere l'eccesso di ottimismo innescato in casa Comark. Le precedenti vittorie, nel concentramento di Trento, contro il modesto Riva del Garda e la formazione di casa, di media fascia, avevano di colpo fatto decollare l'autostima dei giocatori e la strafiducia di una larga fetta di supporter.

A non partecipare al coro coach Simone Lottici e il generale manager Euclide Insogna i quali pur preferendo, naturalmente, i risultati positivi ovunque conseguiti avevano dato relativo peso a entrambi i successi. Ci saremmo meravigliati del contrario visto che, da sempre, nella fase di preparazione al campionato intervengono diversi elementi in grado di sfalsare qualsiasi tipo di valutazione.

Molto meglio, allora, privilegiare la prudenza e il pieno rispetto dei programmi stilati alla ripresa degli allenamenti dopo la pausa vacanze. In attesa del primo attendibile test, quello cioè di domenica 25 a Recanati (esordio in campionato), rimaniamo dell'idea che la Comark, stagione sportiva 2010-2011, potrebbe essere anche da playoff con l'innesto del pivottone di categoria.

Tanto di cappello alla dirigenza per aver sostituito Demartini, Da Ros, Minessi e Moruzzi con gli arrivi di Marino e Vitale e aver confermato De Min e Reati. Nessun salto di gioia per l'ingaggio del promettente Borra che partirà in quintetto sotto i tabelloni. È promettente ma, con ogni probabilità, non ancora pronto. Per di più come alternativa in quel ruolo è rimasto Zanella che sa dare un discreto apporto solo se impiegato in corsa.

Sugli under in panchina Marulli, Minali, Planezio e Gotti giudizi positivi, sempre che si voglia scommettere che almeno due recitino parti accettabili. Un acquisto importante Lottici: è il caso di ricorrere al «non tutto il male viene per nuocere» pensando che l'allenatore cremonese è giunto a Treviglio dopo il «no» di tre suoi colleghi. Insomma, avercene di quarte scelte così!
Arturo Zambaldo