Barreto, infortunio leggero
A Piacenza sarà in campo

Atalanta, le buone notizie arrivano dall'infermeria. L'infortunio di Barreto è leggerissimo, tanto che il paraguaiano potrebbe esserci già a Piacenza. L'ecografia a cui si è sottoposto lunedì mattina infatti non ha evidenziato lesioni.

Il centrocampista sudamericano era dovuto uscire nel corso del secondo tempo della gara con l'Ascoli dopo aver avvertito un dolore ai flessori della coscia destra, ma già nel dopogara dall'Atalanta era filtrato un velato ottimismo, confermato poi dagli esami medici. Lunedì Barreto ha fatto solo terapie e si attende solo che il dolore sparisca. La conta dei disponibili comunque è ancora ristretta, ma potrebbe migliorare nei prossimi giorni. Il riferimento è soprattutto a Peluso che sta smaltendo lo stiramento alla zona tibiale: ieri si è limitato alle terapie e al lavoro in acqua, ma lo stesso Colantuono s'è detto fiducioso di un recupero in extremis.

Questi giorni serviranno anche a Talamonti per migliorare la condizione: l'argentino è già rientrato con l'Ascoli ma è andato in panchina solo per far fronte all'emergenza che ha falcidiato il reparto arretrato. Serviranno ancora dieci giorni per Manfredini che ha ripreso a lavorare a Zingonia dopo la settimana di cure in Emilia Romagna. L'intento dichiarato è riaverlo in coppa con il Livorno.

Tempi più lunghi per Ferreira Pinto, così come Madonna e Gentili: quest'ultimo però ieri ha fatto una parte della seduta con la squadra, partecipando anche alla partitella. Servirà comunque ancora qualche settimana per capire come reagirà il ginocchio operato agli sforzi.

Martedì è prevista una doppia seduta (10 e 15) e si comincerà a preparare anche dal punto di vista tattico la gara di Piacenza. Non ci saranno novità di modulo, dunque avanti col 4-3-1-2. A meno di recuperi miracolosi, Peluso al massimo tornerà per la panchina, quindi la difesa potrebbe restare immutata, così come il centrocampo se Barreto darà garanzie, altrimenti ci sarà spazio per Basha. Davanti Doni trequartista alle spalle di Tiribocchi e uno tra Ardemagni e Ruopolo.

G. M.