Ceravolo: «Contro il Grosseto
è stata la serata più esaltante»

Felice, sereno e per nulla rammaricato di non aver centrato il bersaglio, ma soddisfatto di essere stato il migliore in campo insieme a Barreto: per Fabio Ceravolo la partita contro il Grosseto resterà un ricordo difficile da cancellare.

Felice, sereno e per nulla rammaricato di non aver centrato il bersaglio, ma soddisfatto di essere stato il migliore in campo insieme a Barreto: per Fabio Ceravolo la partita contro il Grosseto resterà un ricordo difficile da cancellare.

«Il nuovo anno è iniziato alla grande - esordisce Ceravolo -: siamo primi in classifica e abbiamo vinto giocando bene. Sono contento, mi è mancato solo il gol, ma la cosa più importante era conquistare i tre punti. Ho agito bene da seconda punta, svariando su tutto il fronte d'attacco. Sto acquistando fiducia nei miei mezzi e con Tiribocchi mi sono trovato benissimo: ora devo continuare così».

Agile, scattante, pronto ad inserirsi da destra e da sinistra nella fragile difesa toscana, che nel finale ha ricorso al fallo sistematico per bloccare il furetto calabrese. «Fisicamente mi sono sempre fatto trovare pronto, mentre mentalmente è stato difficile stare sempre fuori. A Portogruaro c'è stata la svolta, ora sta arrivando anche la continuità. A livello d'intensità è stata la mia migliore prestazione da quando gioco a Bergamo. Peccato per quel contropiede con Pinto, ma ormai ero calato fisicamente. Ho dimostrato che quando mi viene data fiducia posso davvero dare tanto».

Una vittoria importante che ha soddisfatto il pubblico del Comunale per due semplici motivi: primato e buon gioco, forse il migliore visto in questo girone d'andata per velocità e intensità. «Ci sono state tante critiche, ma non ci abbiamo mai pensato. Siamo sempre stati in alta classifica e  42 punti sono davvero tanti: se pensiamo che nella passata stagione il Lecce è salito in A con una media punti minore, vincendo il campionato, non possiamo chiedere di più. Abbiamo vinto più di tutti, dimostrando sempre di esserci, nonostante le critiche dell'ambiente».

Una prestazione del genere non poteva che essere salutata con una standing ovation, come quella che il pubblico bergamasco ha regalato a Ceravolo nel momento dell'avvicendamento con Doni nel finale. «Mi mancava il saluto dei tifosi: sono particolarmente contento di questo e li ringrazio: significa che ho fatto sentire la mia presenza. Da quando sono arrivato a Bergamo la serata di ieri è stata quella più esaltante, soprattutto per l'affetto che i tifosi mi hanno fatto sentire».

Simone Masper

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