Colantuono smonta il big match
Atalanta-Siena non decide nulla»

È un mister Colantuono disteso, sereno e in vena di scherzare quello che si presenta in sala stampa alla vigilia di Atalanta-Siena (venerdì al Comunale, ore 20,45), la sfida tra la prima e la seconda della classe. «Non decide nulla» è la sintesi dell'allenatore nerazzurro.

È un mister Colantuono disteso, sereno e in vena di scherzare quello che si presenta in sala stampa alla vigilia di Atalanta-Siena (venerdì al Comunale, ore 20,45), ovvero la sfida tra la prima e la seconda della classe. «Non decide nulla» è la sintesi dell'allenatore nerazzurro.

La chiaccherata con i giornalisti ha una premessa: nessuna domanda inerente l'inchiesta in corso sulla tifoseria ultrà atalantina e sul coinvolgimento, sia pure marginale (non c'è infatti nessun indagato), di giocatori ed ex dirigenti nerazzurri.

Si parla, dunque, soltanto del match. Che Colantuono «smonta» un po': «Siamo pronti, come sempre. Se sentiamo la partita? Quando un appuntamento viene caricato, come Atalanta-Siena, magari si sente un pò di più, ma per me non più di tanto. È una partita che non deciderà nulla, avrebbe avuto un significato più importante se si disputasse nella seconda metà del girone di ritorno. Così, qualunque sia il risultato, non è destinata a incidere molto».

Sì, perché secondo il mister «i campionati di serie B si vincono con la continuità, non vincendo uno scontro diretto». Atalanta-Siena resta comunque «una partita molto importante tra le due squadre più forti, quelle che già alla vigilia del campionato erano le più accreditate».

Una partita da vincere o si potrebbe anche pareggiare? Colantuono non si sbilancia: «Dovremo giocare da squadra matura, che sa capire quando osare e quando no. Puntiamo sicuramente a una grande prestazione. Naturalmente vorremmo vincere, anche perché giochiamo in casa. Ma naturalmente dipenderà anche dall'avversario e se il Siena - che è un avversario tosto, con l'attacco più prolifico del torneo - si dimostrerà più forte accetteremo il verdetto del campo».

Sul piano tattico, sarà una sfida a scacchi 4-4-2 contro 4-4-2. Il mister argomenta: «Di consueto, quando c'è uno scontro tra squadre che adottano un modulo di gioco praticamente identico sono fondamentali gli scontri diretti. Se si vincono quelli è probabile che si prevalga. La mia squadra è comunque pronta anche a mutare pelle, possiamo giocare senza problemi anche a rombo e con il 4-3-3».

Sullo schieramento che scenderà in campo, Colantuono non si sbottona: «Non ho molti dubbi, diciamo che ne ho uno soltanto, potrebbe essere a sinistra, ma di più non dico. Sto pensando a un possibile cambiamento per mettere più in difficoltà gli avversari, ma che comunque non muterebbe granché l'assetto della squadra. In attacco probabilmente ci saranno ancora Tiribocchi e Marilungo, Ruopolo non è ancora al massimo».

Si parla dei singoli: «Bellini sicuramente non recupera. Doni esterno sinistro? Perché no, potrebbe essere un'idea. Cristiano ha giocato anche un Mondiale in quella posizione. Perché Bonaventura in tribuna contro il Pescara? Siamo in 29, qualcuno in tribuna deve andarci. Bonaventura di recente non è stato molto brillante, ma tornerà il suo momento. Non c'è nessuna bocciatura. L'abbondanza mi consente di scegliere i giocatori che sono più in forma».

Colantuono smonta anche il tormentone Conte: «È un discorso che non m'interessa minimamente. E non credo che influisca nemmeno sui giocatori. In settimana li ho visti tranquillissimi». Infine, la ricetta per battere il Siena: «Mentalità, attenzione, determinazione. Per vincere ci vorranno più attributi di quelli che si mettono in una normale partita. E il pubblico ci darà una mano come ha sempre fatto».




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