Tennis, Internazionali: Seppi ok
Nelle pagelle bocciato solo Bolelli

Si è chiusa con un bilancio decisamente positivo la sesta edizione del Challenger di Bergamo. Gli «Internazionali Trismoka» sono tornati ai fasti del 2008, con la vittoria di Seppi che va a impreziosire l'albo d'oro e con uno spettacolo di alto profilo.

Si è chiusa con un bilancio decisamente positivo la sesta edizione del Challenger di Bergamo. Gli «Internazionali Trismoka» sono tornati ai fasti del 2008, con la vittoria di Seppi che va a impreziosire l'albo d'oro e con uno spettacolo complessivamente di alto profilo, gestito in maniera impeccabile dalla Olme Sport e dal Tc Bergamo. Un Challenger che per la cura dei dettagli e del contorno vale persino un evento Atp.

Da promuovere c'è prima di tutto la superficie, che determina spesso la qualità dello spettacolo. Negli ultimi due anni le condizioni di gioco erano state troppo rapide favorendo in maniera eccessiva i grandi battitori, mentre stavolta i due campi di Bergamo e Alzano permettevano di scambiare da fondo senza troppi affanni.

Ovviamente anche il trionfatore Andreas Seppi merita la promozione a pieni voti (almeno per quello che ha mostrato in gara): l'altoatesino ha impiegato pochissimo tempo per approdare in finale dominando i rivali, poi è stato bravo a cambiare atteggiamento in un match con Muller che sembrava segnato. Segnali positivi per un ragazzo che ha ancora margini di crescita per dire la sua nei tornei che contano.

Il pubblico è stata un'altra nota lieta: intendiamoci, non era mancato nemmeno negli anni scorsi, ma stavolta le tribune sono state spesso piene (soprattutto quando giocava Seppi) e per la finale qualcuno è pure rimasto fuori. L'entrata gratuita può aver aiutato, ma c'è stata la conferma che Bergamo è affezionata al suo torneo, e un biglietto di qualche euro non avrebbe probabilmente spostato nulla.

La sorpresa è rappresentata dall'estone Jurgen Zopp, 22enne di un certo talento che era giunto da semisconosciuto ed è ripartito con nuove ambizioni e con la sua miglior classifica (198). Infine, un'altra bella novità è stata il secondo campo nel nuovo palazzetto di Alzano: ottima sede, moderna e funzionale, che potrebbe essere adatta anche a ospitare un Futures per conto proprio.

Le note stonate. Su tutte Simone Bolelli: dispiace non poter parlare bene di questo ragazzo, che peraltro a Bergamo è di casa, ma la strada verso l'uscita dal tunnel sembra ancora lunga. Contro Kindlmann ha dato l'impressione di non saper reagire, ed è la cosa peggiore.

Se Seppi è da promuovere per ciò che ha fatto, non si può dire altrettanto per ciò che ha detto: affermare che alla sua età non conta più giocare le qualificazioni di un Atp equivale a una sorta di resa mentale per certi traguardi. L'augurio è che non sia così.

Torneo negativo per Karol Beck, campione uscente ma incappato nella buona vena di Zopp. Infine, il sabato delle semifinali non è stato entusiasmante: una partita conclusa per ritiro, l'altra dominata dai servizi e troppo monotona. Poi la finale di doppio nemmeno andata in scena. Una giornata storta che può capitare, e che si inserisce in nove giorni da ricordare.

Cristian Sonzogni

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