I verbali degli interrogatori
Palazzi non ha creduto a nessuno

Con i deferimenti, martedì 26 luglio si sono anche conosciuti i testi scritti dal procuratore federale Palazzi nei provvedimenti a carico di Doni, Manfredini e dell'Atalanta per Atalanta-Piacenza e Ascoli-Atalanta. Nel pdf le due pagine che L'Eco ha dedicato mercoledì 27 all'argomento.

Con i deferimenti, martedì 26 luglio si sono anche conosciuti i testi scritti dal procuratore federale Palazzi nei provvedimenti a carico di Doni, Manfredini e dell'Atalanta per Atalanta-Piacenza e Ascoli-Atalanta. Nel pdf le due pagine che L'Eco ha dedicato mercoledì 27 all'argomento.

In estrema sintesi, nel corso dell'interrogatorio, Doni ha raccontato che dubbi sulla combine in Atalanta-Piacenza potevano risultare soltanto dal filmato del terzo gol di Ruopolo, filmato che lui ha voluto andare a rivedere in televisione una volta uscita la bufera sul calcioscommesse, ma sottolineando che in realtà la rete è stata frutto esclusivamente del caso.

Doni ha parlato di un rapporto con Santoni che si è notevolmente raffeddato dopo che ha saputo che quest'ultimo era un millantatore e l'aveva tirato in ballo, che non sapeva nulla dei 40 mila euro che Santoni avrebbe dato a Parlato (personaggio che Doni ha negato di conoscere) e che non si ricorda di aver stretto la mano a Gervasoni per sancire la combine, escludendo comunque che Gervasoni possa essere andato appositamente a cercarlo per stringergli la mano.

Palazzi però non ha creduto né alla versione di Santoni (che ha scagionato Doni nell'interrogatorio), né a quella della bandiera dell'Atalanta. Ecco perché Doni è stato deferito.

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