Basket, tiri liberi sulla Comark
Vertemati sulla cresta dell'onda

«Un buon test per i nostri, che hanno dovuto affrontare una squadra decisa a portarsi a casa i 2 punti». Ringraziamo il forumista per averci ricordato che l'ultima avversaria della Comark si era presentata domenica al PalaFacchetti intenzionata a non soccombere.

«Un buon test per i nostri, che hanno dovuto affrontare una squadra decisa a portarsi a casa i 2 punti». Ringraziamo il forumista, nostalgico della grande e vecchia Varese, per averci illuminato e ricordato che l'ultima avversaria della Comark, la nobile decaduta Trieste, si era presentata, domenica, al PalaFacchetti intenzionata a non soccombere.

Come dire che, limitandoci, alla corrente stagione sportiva le precedenti sette avversarie incontrate e superate a Treviglio non avevano l'obiettivo di vincere. Al contrario dell' anonimo e pur competente opinionista on line sottolineamoa che il raggiunto secondo posto nel mini torneo è figlio degli otto succesi conseguiti contro avversarie, nessuna esclusa, giunte nella Bassa alla ricerca di rigorosi blitz. Una piazza d'onore conquistata, soprattutto, in virtù della cinquina di vittorie consecutive e scusate se è poco. Etichettare il team bergamasco l'autentico rivelazione del campionato risulta persin banale.

Ma c' è di più per esaltare, ormai con pochi rischi di smentita, una formazione che, confezionata, tra l' altro, con occhio vigile sul bilancio, sta ribaltando i modesti obiettivi ipotizzati in estate. Meriti incondizionati ai giocatori (stanno rendendo all' unanimità al di sopra della sufficienza) e, naturalmente, a chi li guida dalla panchina. Parliamo di Adriano Vertemati, trentenne milanese arrivato da noi in punta di piedi anche perché con un curriculum alle spalle non affatto strabiliante, complice la fisiologica giovanissima età, di solito richiesta ad un allenatore.

Ci risulta, del resto, che Vertemati sia puntualmente monitorato già da 2/3 osservatori di club che vanno per la maggiore notati, taccuino alla mano, anche in trasferta. Tra le caratteristiche di Vertemati, sforando dalle tecniche-tattiche vale la pena ricordarne una: quella di motivare la squadra anche di fronte ad avversarie notoriamente di basso profilo. Ipotizzabile, ad esempio, che preparando in settimana la prossima sfida casalinga con il fanalino di coda Pavia, il nostro coach trasmetta la convinzione ai ragazzi di avere di fronte i primi della classe. Cosa non semplice tranne che per Vertemati.

Arturo Zambaldo

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