La Popolare di Bergamo aderisceall’offerta della Tenaris sulla Dalmine

La partecipazione dell’istituto di credito cittadino, già secondo azionista, nella società pari a 40.800.400 azioni (3,53% del capitale sociale).

Inizia a «scaldarsi» l’offerta pubblica di scambio (Ops) della Tenaris sulla Dalmine, anche se mancano ancora quasi tre settimane alla sua conclusione, fissata per il 13 dicembre.
La Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino, secondo maggiore azionista della Dalmine, ha infatti annunciato di avere deliberato l’adesione all’offerta di Tenaris e consegnerà quindi all’Ops la sua partecipazione nella società, pari a 40.800.400 azioni (3,53% del capitale sociale).
«L’operazione è stata decisa nella logica di continuità con i rapporti esistenti con il gruppo Dalmine ed è un segnale di considerazione nei confronti dell’imprenditoria locale» - ha commentato il presidente della Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino, Emilio Zanetti, che è anche consigliere d’amministrazione della Dalmine.
I rapporti tra la Popolare di Bergamo e la Dalmine sono di lunga tradizione: tra l’altro Centrobanca, la banca d’affari del gruppo, è stata scelta per il coordinamento della raccolta delle adesioni all’offerta.
L’offerta pubblica di Tenaris prevede lo scambio di un’azione Tenaris ogni 12,0267 azioni Dalmine e riguarda i titoli Dalmine non ancora in psuo possesso. All’avvio dell’operazione a Tenaris faceva capo direttamente o indirettamente il 47,22% del capitale Dalmine.
Di fatto l’adesione della Popolare all’offerta (che è subordinata al raggiungimento di una quota di possesso diretto o indiretto pari almeno al 90% del capitale Dalmine, salvo rinuncia alla soglia minima da parte di Tenaris) fa salire, almeno in via teorica, sopra il 50% la quota di Tenaris nel capitale della Dalmine.
Fino a lunedì, prima della delibera della Popolare, le adesioni all’Ops Tenaris, che è stata avviata il 14 novembre scorso, erano state pari a 8.263.513 azioni, pari all’1,353% dei titoli oggetto dell’offerta.
Intanto ieri in Borsa il titolo Dalmine, a fronte di scambi per poco più di un milione e mezzo di azioni, ha chiuso in calo dello 0,99% a 0,14 euro, minimo di seduta, rispetto a un massimo a 0,147 euro.

Su L’Eco di Bergamo del 27/11/2002

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