Di Martino in conferenza stampa
inguaia il Siena come club e Conte

«Ci sono delle dichiarazioni che fanno ritenere possibili manipolazioni.
Le perquisizioni hanno interessato non solo giocatori, ma persone
facenti parte dello staff e dei dirigenti del Siena come il presidente Mezzaroma e l'allenatore di allora Conte». Parole di Di Martino.

«I provvedimenti riguardano 19 persone. Una delle novità più importanti è la presenza di un gruppo di ungheresi tra i destinatari dei provvedimenti. Alcuni di loro sono già detenuti in Ungheria per fatti identici». Sono le prine parole del procuratore di Cremona Roberto Di Martino in conferenza stampa in riferimento ai nuovi provvedimenti dell'inchiesta denominata «Last Bet».

«Questo gruppo si è parzialmente sostituito al gruppo degli zingari che ha subìto in Croazia degli arresti per il campionato locale. Ci sono comunque rapporti tra ungheresi e slavi. La partita alla quale fanno riferimento gli atti che ci sono stati trasmessi è Lecce-Lazio, però il gruppo degli ungheresi si è inserito in tutta un'altra serie di partite del campionato di serie A come Bari-Sampdoria».

«L'intervento a Coverciano vorrei che non fosse enfatizzato - ha continuato Di Martino - e si riferisce solo a Criscito che ha ricevuto un'informazione di garanzie e c'era il problema di farlo partecipare alla perquisizione. Il problema riguarda solo Criscito e non altri soggetti della Nazionale. Provvedimenti per divieto espatrio? Nessuno, potrebbe partecipare agli Europei».

«Le perquisizioni effettuate si riconnettono alle vicende del Siena relative al 2011». Lo ha sottolineato sempre Di Martino: «Ci sono 7-8 partite del Siena (serie B 2011) che sono sotto la lente. Ci sono delle dichiarazioni che fanno ritenere possibili manipolazioni. Le perquisizioni hanno interessato non solo giocatori, ma persone facenti parte dello staff e dei dirigenti della squadra come il presidente Mezzaroma e l'allenatore di allora Conte. Sul Siena c'è la maggiore attenzione, ma non tutto si può dire».

Le società Lazio e Lecce sono coinvolte nella nuova inchiesta sul calcio scommesse? «Non posso escludere nulla». Di Martino ha spiegato che allo stato c'è la dichiarazione di uno degli ungheresi arrestati secondo il quale sarebbero coinvolti i club. In occasione di Lecce-Lazio i giocatori delle squadre, fra cui Stefano Mauri, sarebbero stati corrotti con 600 mila euro. Quella partita fruttò all'organizzazione un guadagno di 2 milioni.

A Cremona si è saputo anche che l'ex giocatore di Atalanta e AlbinoLeffe, Francesco Ruopolo, ha avuto una misura restrittiva ridotta, come l'obbligo di fima, nonostante le sue pesanti implicazioni nel caso, perché ha collaborato concretamente con gli inquirenti.

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