Marino e Colantuono all'unisono:
«Stendardo ha sbagliato i tempi»

Non essendosi allenato per tutta la settimana sarà difficile che Giuglielmo Stendardo sia in campo contro la Juve, ma la sua eventuale assenza non è da mettere in relazione alla querelle legata alla sua decisione di sostenere l'esame di avvocato.

Non essendosi allenato per tutta la settimana sarà difficile che Giuglielmo Stendardo sia in campo contro la Juventus nello scontro di domenica prossima a Torino: ma la sua eventuale assenza non sarà da mettere in relazione alla querelle legata alla sua decisione di sostenere l'esame di avvocato nonostante la convocazione per la gara di martedì scorso contro la Roma in Coppa Italia.

Lo sostengono il direttore generale dell'Atalanta, Pierpaolo Marino, e l'allenatore dei nerazzurri, Stefano Colantuono, che della questione hanno parlato in una conferenza stampa tenutasi a Zingonia nel primo pomeriggio di mercoledì 12 dicembre.

Colantuono ha sostenuto che si è trattato solamente di un problema di tempistica: «Più volte, in passato, ho dato dei permessi studio a Stendardo - ha spiegato l'allenatore - ma questa volta ha sbagliato i tempi, dicendomi dell'esame solamente giovedì scorso, in una settimana delicata, con il Parma alle porte e la Roma subito dopo. Si è mosso tardi e per me era impossibile accogliere la sua richiesta. E poi non dimentichiamo che c'è anche un gruppo che io devo gestire, e che è governato da regole ben precise, che tutti sono chiamati a rispettare».

«Sappiamo tutti molto bene quanto sia importante lo studio - ha concluso Colantuono - e Guglielmo l'esame l'ha dato: speriamo che vada tutto bene, ma anche la gestione del gruppo merita rispetto e attenzione».

Il problema sta nella tempistica anche per il direttore generale Marino, cui Stendardo aveva comunicato i termini della questione troppo presto, prima cioè dell'incontro con il Cesena, quando ancora non si conosceva la data dell'incontro di Coppa Italia. Stendardo, insomma, sarebbe colpevole di essersi mosso troppo presto con la società e troppo tardi con l'allenatore.

Da parte sua, il presidente dell'Atalanta, Antonio Percassi, aveva demandato a Marino e a Colantuono ogni decisione sulla vicenda. Nel corso della conferenza stampa, Marino ha anche ricordato un episodio analogo che aveva avuto come protagonista lo stesso Percassi, allora nell vesti di giocatore nerazzurro. Dovendo sostenere l'esame per diventare geometra, chiese regolarmente il permesso alla società, che glielo accordò senza problemi.

Contro Stendardo, comunque, la società non presenterà alcuna richiesta di deferimento né tanto meno intenterà causa; più probabilmente al giocatore verrà comminata una multa, ma tutto - sostiene la società - all'interno delle normali regole che gestiscono lo spogliatoio e il gruppo.

«Guglielmo ha dato l'esame e speriamo che fili tutto per il verso giusto - ha concluso simpaticamente Marino - così almeno potrà pagare una cena a tutta la squadra per festeggiare come si deve».
Simone Masper

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