Vivaio, Finardi si avvicina
Mancano soltanto i dettagli

Non solo saluti. Ma anche un ritorno, e che ritorno. Dopo la recente separazione da figure storiche, a livello tecnico, come Giuseppe Butti e Giuseppe Biffi, il settore giovanile atalantino potrebbe vedere un importante ricongiungimento.

Non solo saluti. Ma anche un ritorno, e che ritorno. Dopo la recente separazione da figure storiche, a livello tecnico, come Giuseppe Butti e Giuseppe Biffi, il settore giovanile atalantino potrebbe vedere un importante ricongiungimento.

Voci sempre più insistenti e confermate, infatti, danno per vicinissimo un ritorno a Zingonia di Giancarlo Finardi. Classe 1954, e originario di quell'angolo di Bassa (è di Castel Rozzone) che ha sfornato altri allenatori di primo piano del vivaio nerazzurro (Pala è di Pagazzano, Vavassori di Arcene), dalla prossima stagione Finardi potrebbe tornare «a casa» e affiancare Mino Favini nel ruolo di responsabile della cantera atalantina: si tratta di capire se il ruolo sarà semplicemente di «primo collaboratore» (e precoci altri sviluppi) oppure, come più probabile, la figura di Finardi possa già inquadrarsi come l'erede di Favini alla guida del settore giovanile dell'Atalanta.

Magari dopo un anno, il prossimo, di transizione. Va detto, peraltro, che i rapporti tra Favini e Finardi sono sempre stati molto buoni. Un ritorno, dunque, per... il futuro? Bocche rigorosamente cucite dall'ambiente nerazzurro e dai diretti interessati, ma la settimana prossima ci sarà un incontro decisivo tra Finardi, rientrato ieri mattina dalle ferie, e la proprietà atalantina per definire quella che oggi è un'ipotesi molto concreta.

Per far ripartire, sei anni dopo, una storia che si era interrotta a fine maggio 2007: in tutto questo tempo, Finardi ha lavorato alla Cremonese ricoprendo vari ruoli, dal debutto come vice allenatore di Mondonico in prima squadra fino, nei tempi recenti, ad un posto nel consiglio di amministrazione del club grigiorosso.

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