Scontri Atalanta-Juve, Daspo
sui tifosi nerazzurri della Sud

Dopo l'identificazione - avvenuta soprattutto grazie ai filmati delle telecamere a circuito chiuso - ora è la volta dei Daspo. Sono una quindicina i divieti di assistere a manifestazioni sportive firmati nei giorni scorsi dal questore di Bergamo.

Dopo l'identificazione - avvenuta soprattutto grazie ai filmati delle telecamere a circuito chiuso - ora è la volta dei Daspo. Sono una quindicina i divieti di assistere a manifestazioni sportive firmati nei giorni scorsi dal questore di Bergamo, Dino Finolli, nei confronti di altrettanti tifosi atalantini, ritenuti fra i protagonisti dei disordini avvenuti in occasione della partita Atalanta-Juventus dello scorso 8 maggio. Era un mercoledì sera.

Tre anni lontano dagli stadi, con obbligo (per il primo anno) di presentarsi a firmare in caserma, durante lo svolgimento delle partite: questa l'entità della sanzione, che riguarda esclusivamente tifosi nerazzurri della Curva Sud, intitolata al calciatore bergamasco Piermario Morosini.

Il giudice per le indagini preliminari, Giovanni Petillo, su richiesta della procura, ha già convalidato i provvedimenti: è un passaggio necessario quando è in gioco una limitazione della libertà personale, come quella imposta ai destinatari del Daspo, obbligati a presentarsi per la firma quando si disputeranno partite allo stadio.

Fra i destinatari non ci sarebbero nomi noti del tifo organizzato nerazzurro (per intenderci, quello che ha il suo quartier generale in Curva Nord): ad essere colpiti dal Daspo sarebbero invece giovani e giovanissimi tifosi bergamaschi della Sud. Qualcuno di loro potrebbe però vedersi «graziato», a causa di problemi di notifica: in due o tre casi, stando a quanto si è appreso, non sarebbero stati rispettati i termini e questo potrebbe vanificare l'efficacia dei provvedimenti.

Ad ogni modo, un'altra pioggia di Daspo è attesa per le prossime settimane e riguarderà, questa volta, i tifosi juventini. La Digos di Bergamo ha infatti fornito ai colleghi della questura di Torino le immagini relative ai bianconeri che avrebbero partecipato ai disordini.

Leggi di più su L'Eco di mercoledì 3 luglio

© RIPRODUZIONE RISERVATA