A 40 giorni dal campionato
è ancora la stessa Atalanta

A 50 giorni da fine campionato, e a 40 dall'inizio del prossimo, ancora non abbiamo notizie. Ad oggi - a metà dell'estate, e a una settimana dalla partenza per il ritiro - l'Atalanta è praticamente la stessa che l'ha concluso.

A 50 giorni da fine campionato, e a 40 dall'inizio del prossimo, ancora non abbiamo notizie. Ad oggi - a metà dell'estate, e a una settimana dalla partenza per il ritiro - l'Atalanta è praticamente la stessa che l'ha concluso.

Limitandoci a quelli che giocavano, ha perso Biondini e Giorgi, sostituiti dai rientri di Kone, Minotti e Baselli. Chiaro che c'è ancora tutto da fare, anche se un paio di quasi-certezze fanno tirare il fiato: Acerbi e Migliaccio. Un centrale difensivo mancino, alto, che sa far partire l'azione. Ma inevitabilmente macchinoso e noto per avere un «caratterino». Vedremo se Colantuono lo saprà domare. E un centrocampista di sostanza, personalità e fisico che sarà utilissimo nello spogliatoio per i suoi valori positivi.

Bergamaschi nel corpo di un napoletano. Ma non più giovane, quindi certamente meno reattivo di quando l'abbiamo visto partire. Da allora sono passati sei anni e, per lui, 182 partite di A. Ma questi sono due calciatori assolutamente da Atalanta, arrivi molto positivi, se arriveranno. Ovviamente, però, non bastano. Manca un altro centrocampista vero, non si gioca un campionato in tre per non correre rischi, e quel terzino destro eternamente inseguito.

Più una serie di operazioni meno importanti per la squadra ma opportune per il bilancio: la posizione di Ardemagni e della metà di Gabbiadini. Tutto dando per scontata la conferma di Consigli e Bonaventura: se partono, dovranno essere sostituiti con titolarissimi di serie A.

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