Carro armato alla festa della Dea
schiaccia auto targate Roma e Bs

Quelle lacrime ce le ricorderemo a lungo. Sono quelle di Glenn Peter Stromberg grande capitano dell'era Bortolotti, la gestione societaria dei grandi anni 80 e inizio 90, che è stata ricordata nella quarta serata della Festa della Dea.

Quelle lacrime ce le ricorderemo a lungo. Sono quelle di Glenn Peter Stromberg grande capitano dell'era Bortolotti, la gestione societaria dei grandi anni 80 e inizio 90, che è stata ricordata nella quarta serata della Festa della Dea.

Arrivato a bordo di un carro armato, che nel suo passaggio ha travolto due vecchie macchine dipinte con i colori della Roma e del Brescia, insieme al nuovo acquisto Giulio Migliaccio, Stromberg non è riuscito a trattenersi dopo il video celebrativo della sua carriera a Bergamo e ha ringraziato i suoi tifosi.

«Continuando a ricordarmi mi aiutate a rimanere giovane - ha affermato-. Mi fate sentire come uno dei fuoriclasse del calcio, un Zidane o un Messi». E giù lacrime, come sicuramente qualcuna ne è scesa dagli occhi dei tifosi presenti, quelli che abbozzano un «Malines? A ghe sere po a me».

I giocatori di oggi hanno guardato con ammirazione le performance dello svedese e hanno portato sul palco l'Atalanta del 2013, come l'ultimo arrivato Giulio Migliaccio. «Avrei potuto essere qua già un anno fa - sono le prime parole dal suo ritorno in nerazzurro -. Volevo a tutti i costi tornare tra di voi, questa era la mia volontà».

Una doppia carrellata di ospiti quindi, complice il diluvio di sabato sera: si è ricordata la gestione Bortolotti con la famiglia degli storici presidenti e con quella di Morotti, uno dei dirigenti di quell'Atalanta, insieme a Previtali e Sensi. Prima però si è parlato dell'Atalanta di oggi con il difensore Stendardo, il centrocampista Cigarini e l'attaccante De Luca, scesi da Rovetta pur con qualche difficoltà per la classica coda seriana della domenica sera.

Dell'Atalanta di ieri c'erano Marino Magrin, Oliviero Garlini e Fausto Rossini, ospiti fissi ogni anno alla festa dei tifosi. Rossini ha poi salutato un altro degli ospiti presenti, la cui presenza ha fatto salire i decibel al piazzale vicino a OrioCenter, il capo del settore giovanile Mino Favini, che ha ringraziato i tifosi per il sostegno alla Primavera nelle finali nazionali.

Per lui, come per Cigarini e altri l'arrivo è stato tra i più originali, nella cabina o nella parte posteriore di un camion. La festa continua e la parte finale resta sempre quella più emozionante. Stasera ci sarà l'allenatore Stefano Colantuono e verrà ricordata la gestione Ruggeri, insieme ad altri ex cuori nerazzurri.

Si. Ma.

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