Ecco Marilungo: «Sono tornato
La nuova Atalanta è più forte»

Un quarto d'ora contro il Renate per rompere il ghiaccio e ritornare calciatore a tutti gli effetti. Guido Marilungo si riprende l'Atalanta e il tempo perso rincorrendo i capricci di un ginocchio destro che nell'ultimo anno e mezzo si era abbonato alla sfortuna.

Un quarto d'ora contro il Renate per rompere il ghiaccio e ritornare calciatore a tutti gli effetti. Guido Marilungo si riprende l'Atalanta e il tempo perso rincorrendo i capricci di un ginocchio destro che nell'ultimo anno e mezzo si era abbonato alla sfortuna: prima il crack a Milano contro l'Inter nel marzo 2012 e poi la ricaduta contro il Cesena in Coppa Italia a novembre.

Due operazioni, tanta pazienza ma ora il ginocchio non le dà più noia vero?
«Sì, ora finalmente sto bene. Sono felice, non pensavo nemmeno di giocare mercoledì».

Non se l'aspettava?
«A dire il vero no. È stata una bella sorpresa quando il mister mi ha detto che ero pronto per giocare qualche minuto. Poi mi ha detto solo di stare attento. Non me lo aspettavo anche perché non avevo ancora fatto partitelle nemmeno in allenamento, solo possessi palla».

Mercoledì era importante rompere il ghiaccio...
«Ma quello non ho mai pensato potesse essere un problema. Se stai a pensare a cosa può succedere, allora smetti di giocare».

Ha ritrovato la stessa Atalanta che aveva lasciato?
«Secondo me siamo anche più forti. Perché il gruppo è rimasto lo stesso ma con un anno in più vissuto assieme: ci conosciamo tutti di più, per questo dico che siamo più forti».

E Marilungo torna più forte?
«Dal punto di vista del carattere sì. Ma non solo per quello che mi è successo, ma perché è normale quando si cresce».

Colantuono con il Renate l'ha schierata esterno sinistro d'attacco...
«Il ruolo non è un problema, in carriera ho fatto tutto, dalla punta centrale all'esterno».

La concorrenza non manca...
«Davanti siamo in tanti. E tutti bravi. Sarà dura per noi ma anche per il mister scegliere. Ma nel corso del campionato sono convinto che ci sarà spazio per tutti».

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