Scommesse, verdetto sorprendente
Evidente disparità di trattamento

Sollecitati ad esprimere più opinioni sulla sentenza di primo grado della giustizia sportiva che ha ribaltato le richieste di Palazzi di penalizzare nei punti in classifica Lazio, Genoa e Lecce eccoci qui allargando il discorso sulle diversità di trattamento.

Sollecitati ad esprimere più opinioni sulla sentenza di primo grado della giustizia sportiva che ha ribaltato le richieste di Palazzi di penalizzare nei punti in classifica Lazio, Genoa e Lecce eccoci qui allargando il discorso sulle diversità di trattamento tra Doni (e non solo) e Mauri.

LA SORPRESA DEL VERDETTO FINALE
Una sorpresa ancor più accentuata visto che Palazzi, in pratica, aveva seguito il canovaccio dettato dall'inchiesta della Procura di Cremona, a suo dire, colpevolista nei confronti degli indagati. Non prendere affatto in considerazione la requisitoria dello stesso Palazzi lascia perplessi, eccome. I casi possono essere due: o Palazzi si è sbagliato di grosso oppure è stata la commissione giudicante della Federcalcio a prendere abbagli. Da sempre portati a credere sino in fondo nella giustizia in genere, su questa circostanziata vicenda, ci sia concesso di meditare a lungo.

ATALANTA –8, LAZIO –0
Inevitabile il confronto a livello di numeri. La netta disparità è palpabile in qualsiasi modo la si voglia valutare. Pensate se gli 8 punti tolti alla squadra di mister Colantuono ne avessero causato la retrocessione in serie B. Sia chiaro: massimo rispetto per le decisioni delle due precedenti sentenze (quella del –6 e l'altra del –2) punto di domanda, invece, su quella di venerdì scorso. A meno che venga ammessa ufficialmente l'introduzione della pur discutibile linea morbida coniugata dalla Figc. Il tutto, però, a patto che il subentrato orientamento venga motivato con ragionevoli deduzioni.

DONI-MAURI:DIVERSITA' DI TRATTAMENTO
Pure gli anni comminati all'ex capitano nerazzurro e i mesi al laziale sono argomenti di larga e profonda riflessione. Giusto punire, norme alla mano, in misura consistente il reo confesso Doni, non altrettanto condivisibile ciò che dovrebbe pagare Mauri. Al bando ogni vittimismo, è il due pesi e due misure da tirare in ballo fermo restando che lungi da noi riabilitare Doni.

IL CLUB DEVE PRENDERE POSIZIONE?
Da più direzioni si esorta il club del presidente Antonio Percassi a protestare o se si preferisce a evidenziare il proprio malumore. Non ci allineiamo su questo percorso. Secondo noi, a una chiassosa protesta d'urto è più costruttivo e alla fine quasi sempre premiante muoversi in modo pacato anche se, decisamente, fermo. Buttiamo lì l'identikit di un dirigente che fa specificamente al caso: Pierpaolo Marino.

Arturo Zambaldo

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