Atalanta, allarma il ko?
Non scherziamo: è calcio d'agosto

Basta la non annunciata sconfitta con la Pergolettese (ex serie C2) per ribaltare i giudizi positivi sull'Atalanta del precampionato? Non scherziamo!

Basta la non annunciata sconfitta con la Pergolettese (ex serie C2) per ribaltare i giudizi positivi sull'Atalanta del precampionato? Non scherziamo! Nel passare da valutazioni di ogni genere, prima votate al bicchiere mezzo pieno e, poi di colpo, al mezzo vuoto non si è evidentemente pensato alla funzione, imprevedibilità compresa, del calcio di questi tempi.

Il riferimento non riguarda solo l'Atalanta ma qualsiasi altra squadra appartenente ad ogni categoria. Per quanto ci concerne basiamoci su un essenziale dato di fatto evitando di proposito opinioni pur sempre soggettive: i nerazzurri schierati da Stefano Colantuono nelle vincenti amichevoli erano gli stessi del match, terminato 0-1, con la Pergolettese.

Ciò avalla di gran lunga l'alternanza di verdetti nelle sfide di luglio e agosto e relative indicazioni da prendere con parecchio beneficio d'inventario. Razionale, invece, sarebbe limitarsi a leggere scrupolosamente i nomi della rosa collocati nei vari reparti. In tal caso constatare che l'ossatura dell'organico atalantino è il medesimo di quello della passata stagione sportiva è già una garanzia dai rischi, pressochè, impercettibili. Ma c'è di più: a disposizione del tecnico di Anzio, rispetto all'Atalanta che si è salvata con anticipo, ci sono Yepes, Migliaccio, Baselli e Nica, tanto per citare i meglio accreditati. E da qui al termine del mercato (2 settembre) ci va di non escludere ulteriori operazioni importanti più in entrata che in uscita.

Intanto non ci sembra proprio il caso di vigilare oltre misura sui risultati, peraltro ininfluenti sotto l'aspetto della sostanza, di queste amichevoli che si susseguono, tra l'altro, con disparità di carichi di lavoro l'una dall'altra. L'importante è presentarsi pronti alla gara d'esordio di domenica 25 con il Cagliari: allora sì che ci si potrà lasciare andare in commenti, sicuramente, di maggior attendibilità.

Arturo Zambaldo

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