Mondiali di ciclismo: i convocati
Nell'elenco anche Pinotti e Vanotti

Dopo aver vinto il Giro d'Italia ed essersi arreso solo a «nonno» Horner alla Vuelta, Nibali è l'uomo di punta della Nazionale di ciclismo azzurra che vuole tornare protagonista al Mondiale dopo 4 anni di digiuno. Tra i convocati i bergamaschi Vanotti e Pinotti (cronometro).

Dopo aver vinto il Giro d'Italia ed essersi arreso solo a «nonno» Horner alla Vuelta, Nibali è l'uomo di punta della Nazionale di ciclismo azzurra che vuole tornare protagonista al Mondiale dopo 4 anni di digiuno. A far bella figura il 29 settembre a Firenze ci tiene più di tutti il ct Paolo Bettini che ha escluso Basso dagli 11 convocati, un gruppo più esperto degli ultimi (31 anni l'età media) in cui ha spazio chi in passato è stato escluso per problemi di doping.

«Negli anni scorsi abbiamo dato più peso all'aspetto etico che a quello atletico», ha notato Renato Di Rocco, il presidente della Federciclismo, ricordando che da gennaio è caduta la retroattività della regola che preclude la Nazionale a chi ha avuto problemi di doping, ma che ora «chi sbaglia è fuori dalla Nazionale per tutta la vita».

Hanno «una seconda chance azzurra» Scarponi e Pozzato, che completano il gruppo con Alessandro Vanotti, 33enne di Almenno e gregario fidato di Nibali, Paolini, Nocentini, Santaromita, Ulissi (24 anni, il più giovane), Ponzi, Caruso e Visconti, che però si è appena ritirato dal Giro d'Inghilterra per una contusione al ginocchio da valutare. Il ritiro dalla Vuelta, invece, ha convinto Bettini a escludere Basso dagli 11 convocati (ma è fra i 14 iscritti all'Uci) che diventeranno 9 a ridosso della gara, come annunciato dal ct che non vuole parlare di riserve e ha scelto Malori e l'ingegnere di Osio Sotto, Marco Pinotti, per la cronometro.

«Dopo la Vuelta Nibali mi ha mandato un sms "Contro il "nonno" non potevo fare nulla". Ora sarà il nostro faro, ma abbiamo anche soluzioni alternative con uomini più veloci», ha spiegato Bettini che teme il campione in carica Gilbert e prevede «una gara Italia contro tutti» su un percorso «non durissimo ma impegnativo».

Lungo i 272 km di gara Bettini, toscano di Cecina, incrocerà strade e volti noti, ma non solo per questo tiene a quello che potrebbe essere il suo ultimo Mondiale da ct. «Come sempre la Federazione non mi mette pressione per i risultati, me la metto da solo. Credo molto in questo Mondiale», nota e vorrebbe dedicarlo a due suoi predecessori fiorentini: lo scomparso Franco Ballerini, e Alfredo Martini, 92 anni, «che negli ultimi due mesi ha avuto qualche problema di salute».

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