Atalanta, un tris d'alta classifica
Con Colantuono valore aggiunto

E tre di fila! Sono i tre successi, uno dietro l'altro, dell'Atalanta con l'inevitabile balzo, e che balzo, in classifica. Una classifica che ci vede collocati in quota europea. Esagerati ad allargarci sino a quel punto?

E tre di fila! Sono i tre successi, uno dietro l'altro, dell'Atalanta con l'inevitabile balzo, e che balzo, in classifica. Una classifica che ci vede collocati in quota europea. Esagerati ad allargarci sino a quel punto?

Può darsi ma se osserviamo la stessa graduatoria dopo il meritato 2-1 rifilato ai temuti avversari della Lazio il tutto sembra, quanto meno, sostenibile sulla carta. Se, poi, riviviamo la brillante prestazione offerta dalla squadra, all'ora di pranzo, diventa riteniamo per chiunque molto difficile rientrare di colpo nei ranghi.

Non sapremmo, proprio dove trovare lacune e sbavature in questa Atalanta sia se la esaminiamo sotto l'aspetto tecnico che caratteriale. Valore aggiunto, anche stavolta, Stefano Colantuono che, oltre, a non sbagliare una mossa che è una (cambi in corso di partita in testa), ha allineato al via un undici deciso a sfruttare a dovere pure il fattore campo.

Insomma si è assistito al palpabile prosieguo delle oltremodo convincenti prove con Udinese (in casa) e Chievo, a Verona. Non abbiamo notato giocatore che non abbia giostrato al di là della piena sufficienza. Da voti di pesante borsa di studio sul conto di Cigarini e di Denis, autori dei gol vincenti. Cigarini in cerca di applausi anche per l'eccellente regia; la punta argentina formidabile per come ha messo in ginocchio il nazionale Marchetti prima di accarezzare la palla col destro per deporla nella porta sguarnita.

Insomma, una squadra che ha lasciato definitivamente alle spalle l'inizio burrascoso della corrente stagione. E se tanto mi dà tanto questo organico dovrebbe dispone ancora di ulteriori margini di miglioramento. Certo, capitan Bellini e compagni dovranno dimostrarcelo, sabato prossimo nell'anticipo di Genova contro la Sampdoria. Ma al momento attuale si faccia avanti chi non è votato verso il classico bicchiere mezzo pieno?

Arturo Zambaldo

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