Nella prima semifinale di giornata è giunta l'ennesima sorpresa del torneo. Stavolta a lasciare la compagnia è stato il numero 2 del tabellone, il tedesco d’Indonesia, Bjorn Phau, che ha trovato una pessima giornata di fronte al connazionale Dorsch. Non ha mai impressionato, quest’ultimo, durante la settimana, ma senza clamore è giunto fino all’ultimo atto. È numero 156 Atp (che è anche la sua miglior classifica) e ha un tennis molto muscolare ma redditizio, pur senza essere dotato di un colpo risolutivo.
A seguire, ecco il talento di Rosol, che già s’era potuto ammirare nel match precedente contro Santoro. Stavolta il ventitreenne ceco, numero 158 Atp, ha trovato nel «soldatino kazako» Kukushkin un rivale insidioso per via di una risposta fulminante, che spesso gli annullava le bordate di servizio ribaltando l’inerzia dello scambio.
Un accenno lo merita il pubblico del Palasport. Non è stato numeroso come negli anni scorsi, ma è stato comunque sorprendente considerati i protagonisti delle due semifinali, in grado per certi versi di dare spettacolo ma senz’altro abbastanza anonimi per i non addetti ai lavori.
RISULTATI SEMIFINALI 7 MARZO
Dorsch (Ger) b. Phau (Ger) 6-1 7-6;
Rosol (Cec) b. Kukushkin (Kaz) 7-6 6-1.
FINALE 8 MARZO
Ore 16,30: Dorsch-Rosol. La finale di domenica sarà ripresa da Sport Channel, canale 955 di Sky, che la trasmetterà all’inizio della prossima settimana. Andrà in diretta, invece su internet, grazie alla webcam del sito www.olmesport.it. Allo stesso indirizzo si trova il livescore della partita.
A Levinsky-Beck il trofeo del doppio
Al Palasport erano in campo per la finale due grandi «vecchi» del doppio, il trentasettenne sudafricano Chris Haggard e il trentottenne di Praga, Pavel Vizner. Una coppia di altissimo profilo, che però a Bergamo ha dovuto faticare fin dai quarti e non ha nemmeno vinto. Il titolo infatti è andato al ceco Jaroslav Levinsky e allo slovacco Karol Beck, che si sono imposti col punteggio di 7-6, 6-4. Primo set risolto dopo un lungo tie-break finito 8-6, secondo deciso da un break in apertura.
© RIPRODUZIONE RISERVATA