Genoa tra squalificati e infortuni
Contro l'Atalanta, panchina corta

A quattro giornate dal termine e con un solo punto da rimontare alla Fiorentina, quarta in classifica, il Genoa è costretto a fare i conti con la sorte e le coincidenze negative. Passata la sbornia per il successo nel derby, infatti, Gasperini si trova di fronte un bilancio inquietante: due squalificati di prima scelta, Ferrari e Thiago Motta, e un infortunio serio che, di fatto, mette definitivamente fuori causa Biava. Il quadro clinico è chiaro. La difesa va ricostruita in tempo per la prossima trasferta di Bergamo con l'Atalanta.

Ecco, quindi, la mossa forzata di spostare Bocchetti al centro (sperando che abbia superato senza ricadute il periodo no), con Criscito arretrato sulla sinistra e l'innesto di Papastathopoulos dall'altra parte. Ma è comunque un trio tutto da testare, ripesto a quello che, fino a domenica sera, aveva composto la terza migliore difesa del campionato (dopo Inter e Milan).

Crea meno scompiglio, invece, la sostituzione di Thiago Motta in mezzo al campo: al fianco di Juric giocherà Milanetto, con Rossi e Modesto esterni. Il turno di stop, inoltre, sembra arrivare al momento giusto, visto che l'ex Barca deve anche smaltire un trauma distorsivo a una caviglia. In attacco, poi, il tridente con Milito al centro tra Sculli e Palladino (si spera non troppo debilitato dall'attacco febbrile di inizio settimana).

Qualche contrattempo, invece, c'è anche in panchina, dove non siederà di sicuro Olivera alla prese con una lesione muscolare ai flessori della coscia destra. A Pegli, comunque, il clima resta disteso, anche se c'è meno chiasso rispetto al primo allenamento del martedì. Dopo aver iniziato la preparazione settimanale tra i cori e gli striscioni di circa mille tifosi rossoblù, infatti, la squadra ha proseguito il lavoro nella seduta odierna senza altre particolari distrazioni.

Non sembra aver arrecato disturbo in casa rossoblù neanche la richiesta di due anni di reclusione per Preziosi (accusato di emissione di fatture inesistenti), avanzata dal pubblico ministero nel processo per doping amministrativo che vede coinvolta la dirigenza del Genoa e altre società di calcio nel campionato 2002/03 (chiesto un anno anche per l'ex direttore generale).

Se il Genoa supererà l'ostacolo Atalanta senza inciampare, sarà lo stesso Genoa a vestire il ruolo di giudice nelle tre ultime gare con Chievo, Torino e Lecce, squadre in lotta per non retrocedere. Anche un solo atto di clemenza, a questo punto, fare svanire anzitempo il sogno Champions.

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