Maratona di New York: la crisi
dimezza i partecipanti orobici

Runner più, runner meno, una sessantina di partecipanti. Sarà un po’ la crisi, saranno un po’ i prezzi dei pacchetti che, anno dopo anno, sono diventati decisamente proibitivi, ma quest’anno i bergamaschi che domenica si presenteranno sul ponte di Verrazzano per la quarantesima edizione della maratona di New York non saranno il solito gruppone.

Certo nemmeno pochissimi, ma decisamente meno rispetto ai quasi cento atleti dello scorso anno e ancora meno se li si confronta con il 2007, quando alla partenza i runner targati bg furono 128. Insomma, dimezzati. Perché se è vero che alla fine i conti agli organizzatori sono tornati come sempre – al via complessivamente saranno in 42 mila corridori, 3.500 dei quali italiani – è vero anche che non tutti gli appassionati sono disposti o possono permettersi di sborsare 2 mila, 2.500 euro – questa la media – per un soggiorno di 5 giorni, comprensivo del pettorale.

Un sogno, è il caso di dirlo, destinato a rimanere tale per tanti. «Sicuramente – commenta Gregorio Zucchinali segretario dei Runner Bergamo, team che anche quest’anno sarà rappresentato da diversi tesserati sulle strade della grande mela – il difficile periodo economico si è fatto un po’ sentire e poi non dobbiamo trascurare il fatto che le agenzie specializzate hanno imparato a diversificare le proposte promuovendo a prezzi inferiori altre maratone come Boston e Berlino».

A «compensare» la flessione, ci penserà in un certo senso Migidio Bourifa, asso orobico della lunga distanza la cui partecipazione vale alla nostra provincia un piazzamento sicuramente entro i primi 50 posti, ma che forse ha scoraggiato un po’ quegli amatori che sognavano di primeggiare almeno nella classifica dei bergamaschi. Quest’anno, se tutto andrà come è prevedibile, non ce ne sarà per nessuno. Meglio quindi fare ciò che in una gara come la maratona è sempre consigliabile fare e cioè confrontarsi solo con se stessi. Avanti allora. La partenza sarà come al solito attorno alle 10 del mattino in tre ondate successive. Tra i bergamaschi che si presenteranno a Staten Island ci sarà anche il presidente della commissione Attività produttive della Regione Carlo Saffioti, alla sua quarta maratona consecutiva nella grande mela, assieme, come già lo scorso anno, al collega Paolo Valentini, capogruppo del Pdl al Pirellone. L’obiettivo? «Quello di sempre - rispondono i due - arrivare al traguardo».

Eppure un pizzico di rivalità è difficile che non scatti. Non tanto tra i due, quanto tra loro, «alfieri lombardi», e i colleghi parlamentari sbarcati a New York da Roma. Dopo la defezione del guardasigilli Angelino Alfano (dice che «gli servirà un altro anno per allenarsi»), sono rimasti in quindici guidati dal deputato leghista Davide Caparini che, con 3 ore e 25 minuti, detiene il miglior tempo del gruppo. Per Saffioti ci sarà da sudare: il suo personale sulle strade newyorchesi è di 4 ore e 37 minuti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA