AlbinoLeffe-Atalanta, nel derby la prova del nove

I nerazzurri, obbligati a vincere, cercano la svolta. I seriani, pronti al contropiede, una conferma

Stasera al Comunale AlbinoLeffe-Atalanta (ore 20.30, diretta su Gioca Calcio 1) prima che una partita di calcio sarà una sfida tra teste: libere e leggere quelle dei giocatori dell’AlbinoLeffe, vedremo quanto pesanti (ma certamente a rischio) quelle degli atalantini. E - come sempre succede nel calcio, altrimenti sarebbe una scienza esatta e tutti ci annoieremmo un po’ di più - le condizioni psicologiche incideranno sulla partita più che i valori delle due squadre in campo.

Le condizioni psicologiche incideranno almeno quanto il campo, quanto un terreno di gioco che rispetto a domenica pare sia migliorato, vedremo se al punto da permettere alle due squadre di giocare una partita vera. Il campo inciderà quindi sulla gara nella misura in cui impedirà alle due formazioni di non proporsi come vorrebbero. L’Atalanta sa che se non alza i ritmi trovare spazi contro difese schierate (e quella dell’AlbinoLeffe lo sarà) è un problema, ma alzare i ritmi su un campo irregolare è molto difficile. E sull’altro fronte l’AlbinoLeffe sa che per innervosire i nerazzurri dovrà nascondere la palla, farla girare tra centrocampo e difesa come se facesse un «torello» lungo 90 minuti. Farlo su un campo irregolare sarebbe un po’ più difficile.

In difesa rientrano due titolari (Gonnella e bellini) buoni anche per far ripartire il gioco, a centrocampo l’assenza di Zenoni è grave ma la presenza di Mingazzini eviterà lo scempio di Bonazzi in marcatura a uomo su Bernardini. All’andata andò così, e si pose anche il problema della difesa atalantina bloccata con quattro giocatori contro un solo attaccante avversario. Questo lascerebbe solo sei atalantini ad attaccare contro una ragnatela composta da nove giocatori dell’AlbinoLeffe. Per arrivare al gol servirebbe un’impresa, o un episodio, di certo un exploit. Ma perché l’AlbinoLeffe gioca così? Perché è il suo modo di fare, è il pragmatismo del suo allenatore. Solo un gol segnato in fretta dall’Atalanta potrebbe cambiare gli scenari.

Ma l’Atalanta non segna da due partite, cosa che da inizio campionato non era mai successa. L’Atalanta davanti ha un gran Pazzini, ma le sue qualità non sono le stesse di Budan, bisonte bravissimo a sfondare. Pazzini ha assolutamente bisogno di poter contare sul supporto dei compagni che devono salire a giocargli a fianco. E dato che, almeno sulla carta, la difesa stasera sarà il reparto più debole dell’AlbinoLeffe (un solo titolare in campo, Sonzogni), vedremo in che misura l’Atalanta riuscirà a giocarci, soprattutto con Gautieri e Montolivo.

Si consideri che la squadra di Gustinetti al Comunale ha subito appena sei gol in tutta la stagione (solo la Ternana gliene ha segnati due; il 2-1 dell’andata non conta perché allora ha giocato in casa l’Atalanta), ha la porta inviolata da due mesi e mezzo (10 punti in quattro gare) e l’ultima sconfitta l’ha subita (contro la Salernitana) per un’indecisione di Acerbis. Ecco, Acerbis potrebbe essere un’altra chiave della partita. Acerbis da una parte e Taibi dall’altra, il portiere dell’Atalanta però finalmente con davanti a lui gran parte della difesa titolare, in mezzo alla quale si muoverà Araboni (o Possanzini), con Bonazzi che in fase offensiva andrà come sempre a giocare tra le due linee.

Ovviamente siamo nel campo delle ipotesi, poi magari sul campo succede che stasera attacca l’AlbinoLeffe e l’Atalanta vince in contropiede, che i seriani fanno la partita e i nerazzurri la vivono distratti e abulici.

(13/02/2004)

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