AlbinoLeffe, c’è il Genoa: metti la freccia

Ostacolo durissimo, però se vincono i seriani superano (con una partita in meno) la squadra di Cosmi

Piegato martedì da un perfido diluvio e dalle malsane paludi del Comunale, l’AlbinoLeffe ci riprova stasera, stesso stadio, stesso orario (ore 20.30 diretta Sky Calcio 6), contro la corazzata Genoa di Serse Cosmi, condottiero di quello che da molti viene considerato l’erede del Palermo. Insomma, l’avversario più forte (o tra i più forti, con Torino, Empoli, Perugia) nelle condizioni probabilmente peggiori.

Perché comunque vada la corazzata Genoa, spaventosamente (per gli altri) perfezionabile, è davvero off-limits, ma un handicap in più che si aggiungerà alla vera incognita, assetto e risposta del centrocampo, orfano del regista basso, Del Prato, e del dodicesimo titolare, Poloni. Azzardo evitato contro la Triestina, riproposto stasera contro il Genoa, e anche questo non suona bene. Perché tra albardati e rossoblù, almeno in linea teorica, la scelta non si pone. E visto che senza Del Prato sarà comunque un centrocampo inedito, meglio sarebbe stato che Previtali, il vice-regista, e Colombo, il probabile vice-Gori a destra (salvo esclusione in extremis di Teani), avessero rodato il motore contro la Triestina arrivando alla gara di stasera con qualche indicazione. Cosa che invece non avverrà e che regalerà una difficoltà in più soprattutto a Previtali, scaraventato dalle circostanze in campo dopo una manciata di minuti in nove partite contro Tedesco, Brevi, Cozza, Lazetic e compagnia. Che se non è il centrocampo migliore della B poco ci manca. Detto che francamente a uno come Gori (in mezzo, se non a destra) non rinunceremmo, specie contro muscoli, chili e passo di Tedesco e Brevi, e assodato che toccherà a Carobbio assumere i compiti di Del Prato in mezzo al campo, i 90’ seriani si annunciano come una serata himalayana. In due parole, un’impresa.

Insomma il campionario è completo, e che stasera, come pare, Cosmi vari un inedito 4-3-3, con Nocerino centrale basso, Cozza a destra, Lazetic-Zanini alle spalle di Milito, è l’ennesimo segno della variegata ricchezza di opzioni a disposizione di mastro Serse. Ma squadrone non significa squadra perfetta. E l’ultimo AlbinoLeffe, quello pimpante di Treviso, ha i mezzi per recitare la parte del Pierino la Peste anche contro la corazzata Genoa. Gare come queste, diceva con il sorriso Possanzini, sono il sale del calcio. Giusto, e l’AlbinoLeffe, nel calcio «salato», ha già dimostrato di saperci stare benone. Magari aggiungendoci la dose giusta di pepe. E poi venga quello che viene, non è certo contro i rossoblù che i nostri si giocano il campionato.

(30/10/2004)

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