Atalanta, c’è un Toro da «matare»
nell rush finale per la salvezza

Tutto in due settimane. Torino e Sassuolo sulla strada dell’Atalanta nella corsa salvezza. Si parte dopo la pausa per le Nazionali con il Torino di mister Ventura, in campo alle 15 al Comunale, nella tradizionale sfida della vigilia di Pasqua.

Il momento dice di pensare al Toro, ma bisogna per forza ragionare sul periodo e sul calendario che gli uomini di Edy Reja si ritroveranno nelle prossime settimane: Torino e Sassuolo in casa, Roma in trasferta, prima di Empoli a Bergamo e Cesena in Romagna; quest’ultima potrebbe diventare la partita più delicata della stagione, ma la speranza di tutti è che sia ormai «inutile». Ciò significherebbe che i nerazzurri sarebbero al sicuro, e i bianconeri abbiano già gettato la spugna: più facile la prima che la seconda, ma il destino è principalmente nelle mani dei giocatori bergamaschi.

La stagione si sta avvicinando alla sua chiusura, con la piazza bergamasca che si sarebbe aspettata ben altre prestazioni e mai avrebbe immaginato il cambio alla guida tecnica. L’obiettivo non è poi così lontano, la situazione non è mai stata delicatissima e le sabbie mobili della classifica non hanno mai riguardato i nerazzurri, ma le diretti concorrenti hanno un vantaggio ancora più grande da Cagliari e Cesena: con i tre punti può succedere di tutto, ma ci sono alcuni fattori che possono far sperare in positivo. L’ultima prestazione con il Napoli, il fattore campo e l’orgoglio dei giocatori, molti dei quali devono ancora dimostrare il loro vero valore in questa stagione che si avvicina al termine, così come s’avvicina la sessione del mercato estivo: conviene anche a loro, in un calcio in cui quando ci si affeziona ad un giocatore già lo si vede partire, ma soprattutto all’Atalanta.

Edy Reja continua ad essere un allenatore camaleonte per questa squadra: non dategli del confusionario, le idee in testa le ha chiare e lo ha spiegato anche in conferenza stampa con i suoi modi pacati. Questa formazione non si trova nel suo momento migliore, le difficoltà possono arrivare da un momento all’altro, come per esempio a Napoli, e bisogna saper cambiare pelle subito, senza tentennamenti, adattandosi alla situazione contingente. Ecco spiegata l’alternanza dei moduli.

Contro il Toro (ore 15 all’Atleti Azzurri d’Italia), formazione cui va tanto di cappello per le notti magiche che ha saputo regalare anche a tanti appassionati bergamaschi, che nella formazione di Ventura hanno rivisto l’Atalanta delle Coppe tra gli anni ’80 e ’90, l’ago della bilancia sarà Maxi Moralez, con due schemi simili con l’unica variante del folletto nerazzurro che agirà tra le linee. Un Maxi da una parte e uno dal’altra, Lopez, senza dimenticare l’ex Bianchi, che finalmente viene rispolverato dalla panchina dopo le opache apparizioni di Denis, squalificato per l’occasione insieme al Papu Gomez. Un successo sarebbe anche il primo di Reja sulla panchina bergamasca, una rinascita pasquale.

Probabili formazioni:

Atalanta (3-4-1-2): 57 Sportiello; 20 Biava, 2 Stendardo, 29 Benalouane; 22 Zappacosta, 21 Cigarini, 17 Carmona, 93 Dramè; 11 Moralez; 9 Bianchi, 51 Pinilla. A disposizione: 1 Avramov, 78 Frezzolini, 13 Masiello, 6 Bellini, 5 Scaloni, 3 Del Grosso, 8 Migliaccio, 16 Baselli, 7 D’Alessandro, 28 Emanuelson, 95 Grassi, 99 Boakye. All.: Reja

Torino (3-5-2): 30 Padelli; 19 Maksimovic, 25 Glik, 24 Moretti; 33 B. Peres, 20 Vives, 8 Gazzi, 7 El Kaddouri, 3 Molinaro; 11 Maxi Lopez, 27 Quagliarella. A disposizione: 13 Castellazzi, 1 Ichazo, 18 Jansson, 36 Darmian, 5 Bovo, 4 Basha, 8 Farnerud, 15 Gonzalez, 22 Amauri, 17 Martinez. All.: Ventura.

Arbitro: Guida di Torre Annunziata.

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