Atalanta, decisiva pure col Sassuolo?
Ma spiegateci dove sta scritto...

Ci risiamo nel ritenere, da parte dei più, fondamentale se non addirittura da «ultima spiaggia» l’ennesima sfida abbordabile, sulla carta, dei nerazzurri. Naturalmente quella di domenica contro il Sassuolo.

Lo si diceva anche della partita con il Torino. E prima ancora. È trascorso un bel po’ di tempo, ma - al di là dei verdetti emersi dal campo - la situazione non è affatto cambiata. Siamo tuttora di fronte a un’Atalanta sempre con la classifica che piange ma che per fortuna non si scontra ancora aritmeticamente con la zona a rischio. Il calendario, nel proporci l’appuntamento casalingo di domenica con il Sassuolo, non ci identifica da allarme rosso vero e proprio.

Spieghiamoci subito. Sarebbe sicuramente meglio (o se preferite auspicabile) incamerare l’intera posta in palio ma anche se ciò non dovesse accadere dove sta scritto che per il team di mister Edy Reja sarebbe la fine, la retrocessione? Dopo il match con l’undici emiliano ci saranno da disputare otto partite, l’equivalente di ventiquattro punti da distribuire.

Mettiamo pure che il Cesena superi tra le mura amiche (nell’anticipo delle 12,30) il Chievo e i nerazzurri restino, viceversa, a bocca asciutta. Ovviamente nessun tifoso bergamasco farebbe i salti di gioia, ma resterebbe comunque una lunghezza di margine da gestire sul Cesena. E se si pareggiasse, il paracadute diventerebbe più solido perché l’Atalanta sarebbe a +2.

I pessimisti che pensano sempre al bicchiere mezzo vuoto (sono tanti dalle battute iniziali della stagione) danno, poi, per scontata la sconfitta del 29 aprile con il Cesena, in Romagna. Rispettiamo, come sempre, opinioni e considerazioni differenti dalle nostre ma per quale ragione si deve escludere che proprio i nerazzurri potrebbero conquistare un risultato positivo? Vedrete che arriveremo a quella data rispolverando alla vigilia i consueti termini «fondamentale» e «ultima spiaggia» riferendosi alla pur importante sfida. Così, signori, va il calcio dalle sue origini!

Arturo Zambaldo

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