Atalanta, determinata come Bergamo
L’arma vincente per l’eccellenza

Atalanta, una «grande» con cuore e determinazione da provinciale. A certificarlo una classifica d’ alta quota e il palpabile comportamento (ormai divenuto un classico) della squadra sul manto erboso da un paio di mesi.

È perciò piacevolmente il caso di adattarci o meglio convincerci che parlare di sogno può sembrare addirittura riduttivo. Magari si esagera a prendere in una certa considerazione l’ obiettivo-scudetto pensando alle realtà Cagliari e Verona di altri tempi. Così pure non accontentarsi dell’ Uefa per puntare all’ ancor più prestigiosa Champions. Ma signori anche gli irriducibili del bicchiere mezzo vuoto non osano smorzare più di tanto speranze ed entusiasmo di coloro autorizzati a far la voce grossa.

Come è lontano anni luce il periodaccio dell’ inizio del campionato di quando cioè si sarebbe firmata a occhi chiusi la permanenza nella massima divisione per la quinta stagione sportiva di fila. Allora si parlava con insistenza di confusione in campo e del mister. Adesso si sostiene, chissà perché, dell’ esatto contrario.

Provate a immaginare un blitz domenica prossima a Torino o anche «solo» di un ritorno a Bergamo imbattuti. Bloccare sua maestà la Juventus per di più in casa equivarrebbe ad aumentare l’autostima tra i giocatori in maniera esponenziale.

Eppure ci riferiscono che gli esperti in scommesse siano abbastanza concordi nell’attribuire al team di Gasperini solide percentuali a loro favore. La stessa partecipazione di oltre 3 mila tifosi ad accogliere in tripudio a Porta Nuova al ritorno da Bologna Papu Gomez (il migliore dei nerazzurri al Dall’Ara) la dice lunga sulla stupefacente situazione. E non è, assolutamente, finita considerando che a detta di parecchi il bello, ma veramente bello, deve venire.

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