Atalanta, esultiamo per l’ingresso in Champions. Da completare con Coppa Italia e secondo posto

Mercoledì 19 maggio la finale di Coppa Italia, domenica 23 il Milan in campionato.

Ma sì, godiamoci almeno per 24 ore l’inarrestabile sprint dell’Atalanta sulla fettuccia d’arrivo-Champions. Maglia rosa blindata in assoluto sulle spalle addirittura in anticipo di un turno. Per gli altri due posti ancora disponibili lasciamo festanti che se la sbrighino Milan, Napoli e Juventus, terzetto di big costrette a invidiare non poco i nerazzurri. Poi penseremo domenica a salvaguardare definitivamente contro il Milan, a Bergamo, il secondo posto in campionato. Si tratterebbe di un altro exploit giunto, peraltro, in rapida successione. Il ruolo di vice campioni d’Italia ha dell’incredibile, reso clamorosamente credibile da una squadra diventata certificabilmente big a tempo di record. Ce lo riconoscono all’unanimità chi ha a che fare con le vicende calcistiche. Apriti cielo, poi, se si dovesse conquistare la Coppa Italia mercoledì 19 maggio allo stadio Mapei di Reggio Emilia. Presupposti per la piazza d’onore dietro alla scudettata Inter e per alzare al cielo al centro del manto erboso emiliano il trofeo tricolore, al diavolo la scaramanzia, non mancano.

Del resto anche nella sfida vinta a Genova, sponda rossoblù (finale con patema a parte) si è vista una squadra in «palla» sia tecnicamente che sotto l’aspetto atletico. Non casuale l’avvicendamento nel corso della gara di alcuni titolarissimi con altri componenti della rosa evidentemente in prospettiva di Reggio Emilia. Significativa l’esultanza al triplice fischio dell’arbitro (bene la direzione di Marinelli-sezione di Tivoli) degli atalantini in campo e quelli in panchina: insomma si è costruito un gruppo che definire stupendo è addirittura riduttivo. Alzi la mano chi non si dichiara d’accordo!

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