Atalanta, Gasperini carica i suoi giocatori
«Entusiamo, ma niente distrazioni»

Qualche infortunio di troppo per l’Atalanta alla vigilia della sfida di Reggio Emilia contro il Sassuolo, in campo alle 15: anche in casa emiliana non se la passano bene, mentre per i nerazzurri pesano gli infortuni di Dramè, Konko e Toloi, oltre a Pinilla e Cabezas, assenze che hanno convinto il tecnico Gasperini a convocare i Primavera Capone e Bastoni.

«È un campanello d’allarme il fatto che ci siano infortuni simili, ma non ci sono risposte: in tutte le squadre aumentano questi ko muscolari in questo periodo. Dal punto di vista atletico non abbiamo problemi, abbiamo alternative, gente con passo, corsa e intensità di gioco. Con il tempo sarà più l’aspetto tecnico a contare, la tensione e lo spirito, in questi campi abbiamo ancora margine». Sognando l’Europa, c’è invece chi quest’anno ha provato l’ebbrezza di varcare la frontiera, e dopo una partenza sprint accusa qualche problemino a livello numerico. «Hanno tante assenze soprattutto a centrocampo che condizioneranno il loro schieramento, non avranno molte alternative, ma l’undici che metterà in campo Di Francesco sarà molto competitivo. Hanno fatto bene negli ultimi anni, sono in Europa e il fattore negativo è che con così tante partite capita di avere giocatori fuori. Il nostro è un progetto più lungo e diverso dal loro, ma la speranza di arrivare agli stessi traguardi nel tempo c’è, il modo è diverso. Ci fa piacere che parlano di noi, ma stiamo con i piedi in terra e concentrati sul campionato».

Volare basso è sempre il messaggio del tecnico piemontese, soprattutto dopo una settimana in cui si è parlato tanto a livello nazionale di Atalanta. «Quello che abbiamo fatto in questo mese non è passato inosservato, ma il torneo è lungo, se ne parlerà in primavera, dietro ci sono squadre che possono fare gli stessi filotti che abbiamo fatto noi. Ci fa piacere l’interesse, ma non dobbiamo distrarci. Diventa un peso se l’aspettativa diventa ossessiva, non è un problema che riguardano spogliatoio e ambiente e non si può impedire che fuori ci sia entusiasmo, dobbiamo essere e equilibrati e consapevoli di quello che stiamo facendo. Non mettiamoci traguardi, misuriamoci contro tutti e poi vedremo. Di fronte ai complimenti vediamo come riusciremo a mantenere attenzione e concentrazione: i ragazzi sono sereni, questa notorietà non li ha spostati».

Questa prima fase di campionato ha emesso un importante verdetto: un maggior numero di giocatori italiani in campo, mentre in casa nerazzurra c’è chi sogna la Nazionale, anche se in attesa dell’ufficialità le possibilità di vedere il Papu Gomez in Azzurro sono poche. «È una questione burocratica, non è ancora definitiva, il fatto che Ventura lo voglia è già un grande traguardo, solo l’idea è una molla in più che carica il ragazzo. Quest’anno c’è un’inversione di tendenza, tutto il sistema si è accorto che deve valorizzare i nostri giocatori, non prendere giocatori stranieri che poi non sono stati all’altezza, ci sono tanti ragazzi del nostro vivaio che possono dare soddisfazioni anche a livello di Nazionale».

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