Atalanta, il bicchiere mezzo pieno
a guidare il gruppo nella corsa salvezza

È balzato prepotentemente al comando della corsa-salvezza il gruppetto di supporter e opinionisti che da tempo coniuga il classico bicchiere mezzo pieno parlando di Atalanta. Il meritato e adeguatamente celebrato risultato di parità di Napoli ha di colpo fatto rimangiare ai non pochi scettici la gran parte di commenti e considerazioni sui nerazzurri.

Del resto, a dieci giornate dalla conclusione del torneo, non è facilmente sostenibile a spada tratta che il margine di 5/6 punti sulla temuta zona rossa non rappresenti un paracadute di provata sicurezza. Al di là degli scarni numeri, poi, nel match di domenica, in Campania, si è toccata con mano una squadra che ha ritrovato voglia di lottare e la qualità di quasi tutte le pedine utilizzate.

Di contro Cagliari e Cesena (dato in crescita sotto parecchi aspetti) sono rimaste ferme al palo, castigate rispettivamente, come prevedibile) da Milan e Roma. E anche il calendario sembra sorridere a capitan Bellini e compagni in quanto per ben sei partite non li schioderà da Bergamo. Per di più alla ripresa del campionato, dopo la sosta per la nazionale, si ospiteranno, a distanza di otto giorni, Torino e Sassuolo, contendenti sulla carta abbordabili. Le proiezioni-salvezza parlano, nella corrente stagione sportiva di quota 33/35 punti.

L’equivalente, per l’Atalanta, di un bottino da blindare in cassaforte intorno alla decina. Non un malloppo, onestamente, proibitivo. A garantirlo dovrebbe intervenire anche la riconosciuta pragmaticità ed esperienza di mister Edy Reja che giunto a Zingonia in punta di piedi, zitto zitto ha racimolato, per il momento, tre pareggini di cui l’ultimo di importante valenza. Altro che raggiungere la zona del Vesuvio nel ruolo di vittima sacrificale: l’allenatore goriziano ha presentato sul manto erboso dello stadio San Paolo undici leoni (compresi quelli impiegati a partita in corso) in grado di regalarci il sogno, svanito, ahinoi, solo all’ottantesimo minuto di una grande impresa da consegnare nella pur non avara ultracentenaria storia nerazzurra.

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