Atalanta, non c’era bisogno del 5-2 per certificare una forma da capogiro

La vittoria con lo Spezia consolida la posizione di classifica che oggi come oggi equivarrebbe il lasciapassare all’ammissione di una nuova Champions.

Non c’era affatto bisogno del roboante 5-2 inflitto alla vittima di turno Spezia per magnificare questa l’Atalanta. È da oltre un mese che si certificano risultati a sia in campionato che in Champions. Sicché la posta in palio con l’undici ligure è valsa per consolidare quella posizione di classifica che oggi come oggi equivarrebbe il lasciapassare all’ammissione di una nuova Champions (e scusate se è poco). Solo al pensiero che più d’uno. qualche turno fa, esternava dubbi su un prosieguo di alto livello ci viene spontaneamente di sorridere. Evidentemente non aveva tenuto conto delle risorse del Gasp, capace a riportare in adeguata condizione questo o quel giocatore del gruppo.

All’unanimità, di questi tempi, si mettono sul piedestallo in primo luogo Zapata e Pasalic. Ovvero una copia di giocatori che per gol e movimento meritano i titoloni di questi giorni. Se, poi, giostrassero in formazioni medagliate chissà a quale campione con la «C» maiuscola verrebbero appaiati. Parlando del collettivo nel suo assieme, frenandoci a fatica nell’esaltarlo, sostenere che è garanzia di schemi oltremodo divertenti (nonché assai produttivi) dispone di una vigoria atletica a dir poco impressionante. Adesso con graduali rientri della maggior parte dei titolarissimi la squadra dovrebbe, addirittura, compiere un ulteriore salto di competitività. Giusto il momento per confrontarsi a stretto giro di posta con le blasonate Juventus e Napoli. Intanto occhio martedì 23 novembre alla sfida di Berna con lo Young Boys, dove si giocherà una buona fetta per qualificarci al girone-diretto nella numero uno delle competizioni europee. Insomma, in vista copiosi impegni da mille e una notte.

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