L’Atalanta incassa il primo ko in casa
Risultato giusto, il Toro ha meritato

L’Atalanta ha incassato il primo ko casalingo in campionato cedendo per 1-0 al Torino che ha meritato la vittoria: il gol decisivo è stato realizzato dal difensore Bovo al 7’ st. I nerazzurri hanno costruito soltanto una limpida palla-gol, fallita clamorosamente da Denis al 27’ st, ma i granata ne hanno create altre tre, tra cui due legni colpiti dal bergamasco Belotti, ex AlbinoLeffe. In classifica atalantini in 9ª posizione insieme proprio al Torino.

ATALANTA-TORINO 0-1

RETE: 7’ st Bovo.

ATALANTA (4-3-3): Sportiello 6; Masiello 5,5 (37’ st D’Alessandro sv), Stendardo 5,5, Paletta 5,5, Bellini 5,5 (10’ st Brivio 5,5); Carmona 5, de Roon 6,5, Cigarini 5,5 (25’ st Raimondi 6); Moralez 6, Denis 5, Gomez 6. In panchina: Radunovic, Bassi, Conti, Cherubin, Migliaccio, Kurtic, Grassi, Estigarribia, Monachello. All. Reja.

TORINO (3-5-2): Padelli sv ; Bovo 7, Glik 6,5, Moretti 6,5; Bruno Peres 6,5, Acquah 6,5, Vives 6,5, Baselli 6 (44’ st Gazzi sv), Molinaro 6,5; Belotti 6,5 (49’ st Martinez sv), Quagliarella 5,5 (39’ st Maxi Lopez). In panchina: Ichazo, Castellazzi, Gaston Silva, Zappacosta, Jansson, Prcic. All. Ventura.

Arbitro: Cervellera di Taranto 6,5.

Niente da dire, l’Atalanta di San Siro non si è proprio vista. Quando il portiere che gioca in trasferta prende senza voto in pagella vuol dire che non è mai intervenuto. E in effetti Padelli non ha effettuato la minima parata perché l’Atalanta non ha prodotto pratica nulla di concreto e ha dato intensità alla sua manovra soltanto nel quarto d’ora finale, quando ha attaccato con la forza della disperazione collezionando però solo corner e mischie in area granata.

Per essere più precisi ricordiamo le principali azioni dell’Atalanta. Nel primo tempo diagonale sbilenco di Gomez al 29’ pt, mischia con Moralez e Cigarini murati dalla difesa al 32’ pt e conclusione di de Roon parata senza problemi da Padelli al 42’ pt. Dunque assolutamente niente di rilevante da segnalare. Nella ripresa, sullo 0-1, c’è stata la ghiottissima chance non finalizzata da Denis al 27’ st: assist di Gomez per il Tanque che, a tu per tu con Padelli, ha calibrato un pallonetto impreciso da sinistra. Per il resto zero, da annotare un salvataggio di Molinaro su Masiello in area al 34’ st nel convulso finale per dare un’idea del lodevole ma totalmente velleitario sforzo atalantino.

Sull’altro fronte, ci sono invece da segnalare una parata complicata di Sportiello su Belotti al 4’ pt, un’elementare deviazione a rete da due passi steccata sempre da Belotti all’8’ pt, una traversa colpita ancora da Belotti con un’incornata al 44’ pt su assist di testa da sinistra di Molinaro e un palo esterno centrato ancora una volta da Belotti in un’azione di contropiede al 28’ st. E il gol decisivo al 7’ st: corner da destra di Baselli e girata vincente dal cuore dell’area del difensore Bovo che ha eluso la marcatura di Masiello.

In sintesi si può dire che il 3-5-2 di Ventura, con Peres e Molinaro che spingevano molto sulle fasce, ha dato scacco matto al 4-3-3 di Reja. È stata un’Atalanta timida che ha faticato moltissimo a centrocampo e a costruire gioco e lo dimostra la penuria di azioni incisive. La prestazione di Denis è stata decisamente insufficiente, ma sono arrivati rarissimi palloni invitanti in area. Gomez e Moralez si sono dati un gran daffare, però stavolta non hanno inciso e dunque il risultato ha una spiegazione perfettamente logica. Quando nella ripresa il tecnico friulano ha inserito Raimondi (per Cigarini al 25’ st) e D’Alessandro (per Masiello al 37’ st), che si sono alternati sull’ala destra, c’è stato un maggiore sbilanciamento in attacco e qualcosina in più è scaturito, Gomez e Morale hanno tentato a turno di sfondare anche centralmente, ma il Torino, che nel frattempo aveva rinforzato la retroguardia disponendosi a cinque in difesa, non ha quasi mai sofferto.

Un stop inequivocabile, dunque. Abbiamo già accennato a qualche singolo. Il migliore è stato indubbiamente de Roon, l’unico a reggere l’urto a centrocampo e l’ultimo a mollare. Nessun altro si è espresso a livelli più che sufficienti e numerosi sono stati i giocatori insufficienti, in primis Denis e Carmona, ma in generale anche la difesa non ha brillato. Nella prossima giornata il calendario riserverà ai nerazzurri la temibilissima trasferta dell’Olimpico contro la Roma e si dovrà vedere necessariamente un’altra Atalanta.

Marco Sanfilippo

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Atalanta in campo al Comunale di Bergamo contro il Torino nel giorno in cui si ricorda il massacro jihadista di Parigi con le note della Marsigliese, l’inno francese, e un minuto di silenzio. Ai tornelli c’è un po’ più di coda del solito con polizia e carabinieri che, a campione, controllano chi entra con il metal detector, ma la situazione è tranquilla.

L’Atalanta si rituffa in campionato con l’obiettivo di centrare una vittoria dopo la fantastica prestazione di San Siro contro il Milan che ha però prodotto soltanto un pareggio, mentre il Torino - staccato di tre punti dai bergamaschi - deve cancellare il periodo di crisi che lo sta attanagliando da tempo.

Attacco atalantino come nelle previsioni, ovvero con Denis che sostituisce lo squalificato Pinilla e con Gomez e Moralez a supporto. A centrocampo, accanto all’inamovibile de Roon, è confermato Cigarini e Carmona rileva Grassi. In difesa c’è Stendardo accanto a Paletta (Toloi infortunato) come centrale e sulle corsie laterali sono stati Masiello e Bellini a vincere la concorrenza.

Se l’Atalanta si presenta con il solito 4-3-3, i granata rispondono con il marchio di fabbrica di mister Ventura, cioè il 3-5-2: attenzione all’ex atalantino Baselli, con il vizio del gol, a centrocampo, mentre in attacco - accanto a Quagliarella - c’è l’ex AlbinoLeffe Belotti con Maxi Lopez in panca.

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