Bergamo trascina l’Italia ai Mondiali di Parigi

Due soli campioni del mondo di semicontact per l’Italia: uno è bergamasco, Roberto Belotti del Cskb Coral Trescore vincitore della categoria kg 63. Una sola atleta sul podio mondiale nella specialità fullcontact ed è bergamasca, Barbara Plazzoli del Kb Bergamo, seconda classificata nei kg 56. E anche i maschi, tutti giù dal podio, applaudono. Nessun primo posto ma tre secondi per l’Italia nel lightcontact e uno è bergamasco, della giovane Chiara Mandelli del gruppo Yamato Damashii- Sportpiù Bergamo diretto da Federico Milani. Questo il determinante contributo orobico all’Italia ai campionati del mondo di kickboxing della sigla Wako di cui è presidente mondiale Ennio Falsoni, svolti a Parigi. Un’edizione che lo stesso Falsoni definisce «storica» per la partecipazione di 780 atleti di 62 nazioni di 5 continenti.

Superlativo Belotti: il suo piazzamento dà la carica e i punti all’Italia per piazzarsi al primo posto fra le nazioni in semicontact davanti a Ungheria, Usa e Gran Bretagna. La sequenza degli incontri lo vede vincitore con netta superiorità sull’indiano Rajinder per 14-4, sul canadese Aversa 12-9, sul russo Ramanazov 19-12, e sullo svizzero Thommen 17-7. Quasi un monologo per l’allievo di Marco Bertoletti che quest’anno ha vinto i campionati italiani e la Coppa del mondo, oltre a essere da tre anni campione del mondo Pro.

Plazzoli si conferma ai vertici mondiali nella specialità meno interessata da presenze italiane ma la più praticata nel mondo avendo esibito 280 atleti di 50 nazioni. Barbara vince quattro incontri con sicurezza, si contrae un poco con la russa Lidia Andreeva che la batte. È allenata da Egidio Carsana, che è approdata ai quarti di finale in lightcontact. Mandelli stupisce lo staff azzurro con una prova robusta, gareggiando ad armi pari con il mondo delle cinture nere, lei appena cintura blu, ma di quelle che faranno strada.

(31/10/2003)

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