Bonaventura: «Sogno la Nazionale
E di segnare all’Inter nel derby»

Ci sono la Nazionale e un gol nel derby fra gli obiettivi di Giacomo Bonaventura, che nell'ultimo giorno di mercato è stato a un passo prima dall'Inter e poi del Verona, e alla fine si è trasferito a sorpresa dall'Atalanta al Milan.

Ci sono la Nazionale e un gol nel derby fra gli obiettivi di Giacomo Bonaventura, che nell'ultimo giorno di mercato è stato a un passo prima dall'Inter e poi del Verona, e alla fine si è trasferito a sorpresa dall'Atalanta al Milan.

«Sono molto felice di essere rimasto in Italia, vuol dire che anche per i giovani italiani c'è speranza di rimanere qui, e come ha detto Conte, la Nazionale è aperta a tutti - ha spiegato il rossonero -. Se farò bene potrei anche andare in Nazionale.

Andare agli Europei sarebbe un sogno».

Intervistato da Milan Channel, l'esterno offensivo ha ricordato l'intensa ultima giornata di mercato. «Alle tre di pomeriggio sembrava che dovessi andare all'Inter poi è spuntato il Verona, poi ancora l'Inter, poi pensavo di restare all'Atalanta, ma alle 20.30 sono venuti i dirigenti dell'Atalanta a dirmi che dovevo andare da Adriano Galliani. È stato surreale, ma c'è stato il lieto fine».

Bonaventura ora ha davanti a sé «un mese di grandi partite e grandi emozioni: sono molto contento di quello che sto vivendo e spero di fare il meglio possibile. I miei gol all'Inter - ha aggiunto il milanista, autore di una doppietta ai nerazzurri nello scorso campionato - sono un buon biglietto da visita. Spero di segnarne ancora, so che i tifosi tengono molto al derby».

Cresciuto ispirandosi «a calciatori fantasiosi e numeri 10 come Rui Costa», nel modulo del Milan di Inzaghi, Bonaventura si candida per giocare «a sinistra, sia da mezzala sia da esterno d'attacco». «Il mio obiettivo principale è mettermi a disposizione della squadra per raggiungere gli obiettivi, cercherò di dare il meglio - ha promesso, come si legge sul sito del club -. Ho avuto una bellissima impressione del mister e dello staff, sono contenuto che Inzaghi mi abbia voluto qui. Se sono al Milan comunque devo anche ringraziare l'Atalanta».

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