Borriello e Diamanti, medesimo copione
In attesa di conferme sul terreno di gioco

Copione già fedelmente recitato pochi giorni or sono con l’ingaggio di Diamanti. Tifoserie atalantine schierate, più o meno, a metà pure sull’arrivo di Borriello. Chi appoggia l’ultimo colpo di mercato; altri manifestano evidenti perplessità.

La schiera dei favorevoli evidenzia le qualità tecniche dell’attaccante ex Carpi pronta a scommettere cifre importanti sul suo contributo in fase offensiva, oggi come oggi giudicata lacunosa. I «dissidenti» parlano, invece, di un Borriello privo degli stimoli necessari per tornare quel temuto e conteso giocatore che aveva anche indossato la maglia della Nazionale.

Ovvio che solo il campo darà una sentenza inappellabile. In casi analoghi doveroso tirare in ballo l’allenatore di turno. Sia per Diamanti che per Borriello riteniamo abbia dato il pieno assenso Edy Reja. E ciò darebbe un ulteriore senso e peso alle considerazioni di coloro che inneggiano al suo trasferimento a Zingonia.

Ma al di là dell’aperta disputa una cosa è certa: Borriello e Pinilla si giocheranno la maglia di punta autentica. In altri termini vederli insieme dal primo minuto sul manto erboso sembra, quanto meno sulla carta, tatticamente impossibile. Come del resto è risultato improponibile, nel recente passato, vedere l’accoppiata Denis-Pinilla contemporaneamente in campo.

A determinare l’utilizzo di questo o quel giocatore saranno le reti che annoteranno entrambi sui rispettivi score. Trattando sempre l’acquisto di Borriello un suo accostamento al pari ruolo e ormai certo partente Denis appare scontato. Pure qui saranno gli auspicabili gol che Borriello riuscirà a mettere a segno a non far rimpiangere il Tanque argentino nel cuore di ogni tifoso per il record di bomber e per il puntuale impegno profuso in qualsiasi occasione.

Insomma, gli acquisti invernali di Diamanti e di Borriello sono tuttora accompagnati da un bel po’ di se e di ma che solo il tempo scandirà la bontà o meno delle operazioni in entrata portate avanti dopo le cessioni di Moralez e Denis.

Arturo Zambaldo

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