Con gli ingaggi di Toloi e Paletta
parecchi tifosi alzano l’asticella

Ai contemporanei arrivi di Toloi e Paletta i mugugni di molti supporter si sono di colpo trasformati in unanimità di consensi. Acquisti, peraltro, annunciati da mesi dal presidente Antonio Percassi e dalla dirigenza ma non presi nella dovuta considerazione.

Adesso che entrambi i centrali difensivi sono già disponibili nella sfida con il Frosinone gli stessi tifosi hanno mutato decisamente parere. A fianco dei giudizi positivi sono giunte a fagiolo le dichiarazioni di Paletta e Gigi Del Neri pronti nel sottoscrivere un piazzamento finale dei nerazzurri non oltre il decimo posto.

Del resto pure Reja ha parlato, con fierezza, di un paio di pedine per ruolo più altre cinque-sei in grado di ricoprire più posizioni sul manto erboso. Ma c’è di più. L’organico dispone di giocatori, chi più chi meno, di consistente qualità tenendo presente che compito dell’ Atalanta non è mai stato quello di centrare l’alta classifica. Certo, da una vita si sta rimandando il sogno europeo ma questo è un discorso sicuramente complesso.

Obiettivo immediato, vale la pena ricordare, è quello di non ripetere l’ultima, claudicante stagione sportiva. È da qui che sarà bene rigorosamente partire. Altro risultato da rincorrere è il gioco. Seguiremo attentamente se Reja saprà far meglio di Stefano Colantuono posto sovente sul banco degli indiziati nella specifica materia. Il cambiamento del modulo tattico privilegiato dall’allenatore goriziano (in virtù del 4-3-3) potrebbe rappresentare un auspicabile incentivo.

Sulle fasi conclusive del mercato, il direttore generale Giovanni Sartori si è appena affrettato a riferire che salvo, clamorose smentite dell’ultima ora, l’Atalanta 2015-2016 è bella che confezionata. Al campo, comunque, il verdetto sperando si verifichino le premesse sancite, per il momento, dalla carta.

Arturo Zambaldo

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