De Roon, grande regalo di Natale
E la tv olandese lo viene a trovare - video

«Sono venuti da Rotterdam (Rtv Rjnmond, ndr), abbiamo parlato dell’Atalanta, della città, di come si trova bene la mia famiglia qui. Gli olandesi che giocano in Italia piacciono e forse dalle mie parti sono sorpresi» ha detto il calciatore che si fa ritrarre con i figli, in casa.

Contro il Palermo è arrivato il suo 1° gol in serie A.

«La mia fortuna è stata quella di non pensare. D’Alessandro ha messo in mezzo una bella palla, i giocatori del Palermo non si sono parlati, io ho visto arrivare la palla e ho tirato d’istinto. Avessi pensato, non avrei mai tirato di sinistro. Non avevo mai fatto gol col mancino» commenta.

Un regalo alla piccola Evie, alla sua famiglia che l’ha seguita in tribuna?

«A loro e a Giulio».

Giulio?

«Migliaccio. Lui con me è fantastico, mi aiuta sempre, mi dà consigli, mi sprona a dare qualcosa in più. E non si meritava il rosso, per quel fallo. Poteva starci il giallo. Il mio gol è per lui».

Molta gente a Bergamo comincia a vedere De Roon il nuovo Stromberg.

«Se è uno scherzo sì, (ride, ndr) ma non è vero. Stromberg è una leggenda, uno dei più grandi dell’Atalanta di tutti i tempi, quante partite ha giocato a Bergamo? Quasi trecento».

Intanto lui pensa a migliorare, a imparare l’italiano, tanto che si porta spesso l’integnante d’italiano in giro, anche al ristorante.

«Voglio essere sicuro di capire bene, di non fare errori. Se la gente parla lentamente capisco, ma parlare io è un’altra cosa. Più facile col menù al ristorante».

Tappa fissa in Città Alta, come Stromberg?

«Un ristorante quasi fisso in Città Alta c’è, è la mia isola di relax, ma mi piace cambiare, girare in centro, scoprire la città».

Il menù di de Roon a tavola qual è?

«Casoncelli, impazzisco per quelli, poi pizza e pasta».E non manca la taragna.