Evenepoel positivo al Covid: la maglia rosa lascia il Giro, era il favorito

CESENA. Aveva vinto la cronometro di Cesena, era tornato ad indossare la maglia rosa e si apprestava ad essere, al termine della prima settimana del Giro d’Italia, se non il padrone indiscusso, certamente il favorito numero uno.

Remco Evenepoel, il giovanissimo fuoriclasse belga, già campione del mondo, vincitore di una Vuelta e due Liegi-Bastogne-Liegi, uno dei giovani astri del ciclismo mondiale, è costretto ad abbandonare il Giro d’Italia perché risultato positivo al Covid. Come prevedono le ferree regole dell’organizzazione in caso di positività Remco fa le valigie e torna a casa.

Non è il primo, in questo Giro d’Italia, che incappa nello stesso destino del tampone positivo. Nei giorni scorsi già alcuni componenti della carovana erano stati costretti ad abbandonare il gruppo perché risultati positivi ai test che vengono fatti ai corridori. Nei giorni scorsi era stato costretto ad abbandonare Filippo Ganna, recordman dell’ora, uno degli italiani attualmente più forti, che sarebbe stato sicuro protagonista della cronometro di 35 km da Savignano sul Rubicone e Cesena che si è corsa sotto la pioggia.

Una cronometro che Evenepoel ha vinto, ma non ha dominato come in tanti si aspettavano. Ha infatti preceduto rispettivamente di uno e due secondi i britannici della Ineos Geraint Thomas e Tao Geoghegan Hurt e di 17 lo sloveno Primosz Roglic, suoi più temuti diretti concorrenti per la vittoria finale del Giro d’Italia. Evenepoel aveva cominciato il giro con una prestazione sensazionale nella cronometro iniziale che gli era valsa la prima maglia rosa, poi lasciata al norvegese Leknessund come scelta tattica, ma con la previsione di riprendersela. E’ caduto due volte nella tappa di Salerno, una delle quali a causa di un cane che ha attraversato la strada, poi è apparso in leggera difficoltà sabato sulla salita dei Cappuccini di Fossombrone.

La cronometro di Cesena doveva essere il suo terreno per guadagnare minuti sugli avversari. Così non è stato, ma Evenepoel ha comunque fatto registrare il miglior tempo e si è ripreso la maglia rosa. Che però dovrà lasciare a causa della positività al test.Il simbolo del primato passa quindi sulle spalle del gallese Geraint Thomas, già vincitore di un Tour de France: se dovesse portarla fino a Roma batterebbe il record di Fiorenzo Magni come vincitore più vecchio del Giro. Il suo compagno di squadra Geoghegan Hurt è ad appena 2 secondi in classifica generale, Roglic a 5. A 22’ c’è Almeida a 57 Vlasov e a un minuto e 28 secondi Damiano Caruso. Se con Evenepoel in gruppo il Giro era aperto, senza di lui è apertissimo. Senza contare che l’ipotesi che nei prossimi giorni possano esserci altri corridori che risultano positivi al Coronavirus è tutt’altro che improbabile.

La notizia della positività di Evenepoel, diffusa a tarda serata dalla sua squadra, la Soudal Quickstep, ha fatto passare immediatamente in secondo piano quanto successo durante la giornata sulle strade di Marco Pantani, dove i tifosi non hanno perso l’occasione per ricordarlo. Una cronometro che aveva detto che Evenepoel rimaneva il favorito numero uno del Giro, ma avrebbe dovuto sudarselo nelle prossime due settimane. Martedì, dopo il giorno di riposo si riparte con Geraint Thomas in rosa. Ma anche con la paura che, pochi giorni dopo la dichiarazione della fine della pandemia, il Covid continui ad essere decisivo. Più delle grandi salite.

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