Gasperini: «Partita dominata a lungo, nel finale un po’ di stanchezza»

Atalanta-Udinese, le parole del tecnico nerazzurro dopo la vittoria 3-2: «Di fronte c’era una squadra di valore che ha dimostrato bravura nello sfruttare le uniche due situazioni». Gotti rende onore all’Atalanta: «Avversario di forza e qualità, abbiamo fatto il possibile».

«Abbiamo dominato a lungo una partita che l’Udinese è stata abile a riaprire due volte quando sembrava chiusa, e questo ha creato un po’ di apprensione. Nel finale c’è stata un po’ di stanchezza»: Gian Piero Gasperini è soddisfatto per la sesta vittoria nelle ultime sette partite della sua Atalanta. «Che possiamo puntare alla qualificazione alla Champions lo dicono la classifica, comunque cortissima, e gli scontri diretti giocati con le più forti, dove abbiamo fatto spesso bene - spiega il tecnico nerazzurro -. È giusto alimentare le nostre ambizioni, anche se nessuna big rispetto all’anno scorso è attardata. Abbiamo la testa libera e siamo motivati per centrare nuovamente un obiettivo del genere».

Sulla partita Gasperini sottolinea che, «a parte i due gol concessi, non ci sono stati ulteriori episodi pericolosi per noi. Di fronte c’era una squadra di valore che ha dimostrato bravura nello sfruttare le uniche due situazioni: la fase difensiva è diventata un nostro punto di forza». Sulle due sostituzioni pesanti all’intervallo, il tecnico spiega che «Muriel ha accusato un risentimento alla schiena, non riusciva più a muoversi bene, mentre per Gosens è stata una scelta tecnica, ha fatto il primo allenamento ieri e giocando a quattro ha avuto meno occasioni di lavorare con noi».

Massimo Gotti, allenatore dei friulani, rende onore ai più forti: «L’Atalanta sull’inizio dei due tempi ha dimostrato una grande forza e una grande qualità dando pressione alla partita, poi siamo riusciti a cambiare gradualmente il corso delle cose. Siamo rimasti attaccati al match per provare a fare qualcosa in più». Di qui l’invito ai suoi di rimanere concentrati: «Abbiamo cercato di fare quello che potevamo, ma la nostra classifica non va considerato un punto d’arrivo. Ai ragazzi chiedo il massimo impegno e di fare più punti possibili». Infine, sulla scelta del 2002 Braaf, alla sua prima da titolare dopo l’esordio con la Fiorentina: «Tra gli attaccanti a disposizione è quello che ha maggiori caratteristiche di profondità: siamo riusciti molto poco a creare i presupposti per fargli attaccare lo spazio mettendo in difficoltà i difensori - chiude Gotti -. Si è impegnato ed è stato continuo, poi c’è da considerare chi aveva di fronte: ho voluto farlo giocare con grande libertà mentale».

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