Gasperini e l’ispettore: accusa da rifare,
i tempi si allungano, finale di stagione salvo

Lunedì 10 maggio si è tenuta l’udienza davanti al Tribunale Nazionale Antidoping per il tecnico nerazzurro, accusato di «condotta offensiva» nei confronti di un ispettore antidoping a Zingonia domenica 7 febbraio. Il Tna ha dichiarato «l’irritualità dell’atto di deferimento introdotto per omessa comunicazione» e ha rispedito gli atti alla Procura antidoping.

Il Tribunale Nazionale Antidoping, agli esiti dell’udienza del 10 maggio 2021, dichiara «l’irritualità dell’atto di deferimento introdotto per omessa comunicazione ex art. 5.1. PGR e dispone l’immediata restituzione degli atti relativi al procedimento a carico del sig. Gian Piero Gasperini (tesserato FIGC) alla Procura Nazionale Antidoping in sede per quanto di competenza». È quanto ha reso noto lo stesso Tna con una nota, nella serata di lunedì 10 maggio. L’udienza dell’allenatore davanti al Tribunale Nazionale Antidoping presieduto da Adele Rando si è svolta nel pomeriggio da remoto in videoconferenza ed è durata poco più di un’ora. Al termine, il Tribunale ha deciso di restituire gli atti alla Procura antidoping: in sostanza, l’accusa è da riformulare per un vizio di forma. I tempi del procedimento a questo punto si allungano di molto, quindi il finale di stagione per l’allenatore è salvo.

Il tecnico nerazzurro, che lunedì mattina ha regolarmente diretto la ripresa degli allenamenti a Zingonia in vista del match di campionato di mercoledì sera a Bergamo contro il Benevento, rischiava una sospensione di 20 giorni per «condotta offensiva» sulla base dell’articolo 3 comma 3 del Codice Nazionale Antidoping per aver «insultato un ispettore durante un controllo a sorpresa (dello scorso 7 febbraio, ndr) e inveito contro l’intero sistema antidoping». Il controllo in questione aveva riguardato Robin Gosens, sottoposto a test insieme a 3 compagni di squadra con esito negativo. Il deferimento da parte del procuratore nazionale antidoping Pierfilippo Laviani risale al 13 aprile scorso, facendo seguito al rifiuto dell’interessato a 10 giorni di patteggiamento.

Se fosse arrivato lo stop di 20 giorni, Gasperini avrebbe saltato le ultime tre partite di campionato contro Benevento, Genoa e Milan e la finale di Coppa Italia contro la Juventus del 19 maggio a Reggio Emilia.

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