Il Como rischia di non potersi iscrivere alla C1

Sembra davvero nero il futuro del Calcio Como, reduce da due retrocessioni al termine delle due stagioni più disastrose della sua lunga storia iniziata nel 1907. La società lombarda rischia ora seriamente di non potersi iscrivere nemmeno alla Serie C1. La decisione ufficiale sarà presa il giorno 19 dalla Covisoc, ma sin d’ora la Lega di serie C è stata chiarissima: «Per quanto ci riguarda il Como è fuori», ha detto il presidente della Lega di C Mario Macalli. Il problema sta nella mancanza di liberatorie (su 45 dipendenti 4 giocatori hanno deciso di non firmare: Ferron, Ghirardello, Rossini e Yapi) ma anche in un pignoramento promosso dalla concessionaria dei tributi di zona. La settimana scorsa, la nuova dirigenza aveva manifestato grande ottimismo, tanto da dare l’iscrizione alla C1 cosa praticamente fatta. Tuttavia, nonostante le notizie negative della Lega l’amministratore unico Massimo D’Alma resta fiducioso: «Siamo tranquilli, anche se ci sono delle difficoltà. La documentazione che manca la forniremo e c’é il problema relativo al pignoramento di nostri crediti presso la Lega professionisti. Lo sapevamo. Anzi, lo stesso problema c’era l’anno scorso e crediamo di poterlo risolvere con l’Agenzia delle entrate». La società in una nota diffusa nel pomeriggio invita la città ad una dimostrazione di fiducia, che tuttavia arriverà ben difficilmente. Como finora si è mostrata più che scettica nei confronti della nuova dirigenza e la situazione economica è tale che i tifosi temono che ben poco possa salvarla dal fallimento. In città si starebbe organizzando una cordata di imprenditori locali che potrebbe però subentrare solo in un secondo tempo, stante l’attuale stato debitorio.

(13/07/2004)

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