Atalanta ko a San Siro nel recupero
Decide splendido gol di Jovetic al 93’

L’Atalanta è caduta a San Siro contro l’Inter nell’esordio di campionato incassando un gol nel terzo dei cinque minuti di recupero decretati dall’arbitro: a decidere una magia di Jovetic con una conclusione da sinistra a rientrare, ma c’è da dire che i bergamaschi hanno giocato in inferiorità numerica dal 26’ st per l’espulsione di Carmona.

INTER-ATALANTA 1-0

RETE: 48’ st Jovetic.

INTER (4-3-1-2): Handanovic sv; Santon 6,5, Miranda 6,5, Murillo 6,5, Juan Jesus 6,5; Gnoukouri 5,5 (1’ st Hernanes 6), Medel 5,5, Kondogbia 6,5; Brozovic 6 (40’ st Manaj sv); Icardi sv (15’ pt Jovetic 7), Palacio 6,5. In panchina: Carrizo, Ranocchia, Andreolli, Montoya, Nagatomo, Schelotto, D’Ambrosio, Dimarco, Taider. All. Mancini

ATALANTA (4-3-3): Sportiello 7; Masiello 6,5, Stendardo 6,5, Cherubin 7, Dramé 6; Kurtic 6,5, de Roon 7, Carmona 5; Gomez 6 (34’ st Migliaccio sv), Denis sv (23’ pt Pinilla 6,5), Maxi Moralez 6 (19’ st D’Alessandro 6). In panchina: Bassi, Raimondi, Conti, Bellini, Brivio, Grassi, Estigarribia, Giorgi, Boakye. All. Reja.

Arbitro: Calvarese di Teramo 6.

È stato davvero un peccato perché, fino al rosso per il cileno (doppia ammonizione, la prima al 21’ st, dunque in 5’ Carmona ha rovinato il suo match e quello dell’Atalanta), la squadra di mister Reja aveva concesso pochissimo a un’Inter che ha confermato di essere lontana da una grande competitività.

Invece il grave errore di Carmona, che pure era il centrocampista di maggior esperienza nell’Atalanta ma che non di rado paga carissimo la sua irruenza, ha favorito l’assedio dell’Inter che nel finale ha peraltro legittimato la sua vittoria perché, appena prima del gol decisivo al 48’ st, Palacio aveva colpito un palo esterno (44’ st) e Sportiello aveva dovuto sfoderare un paio di interventi rilevanti sui tiri della disperazione da lontano di Hernanes (44’ st) e Santon (47’ st).

Sul gioiello di Jovetic, la difesa atalantina ha responsabilità perché non ha contrato in tempo il montenegrino che si sa essere molto abile al limite dell’area, ma è stata l’unica sbavatura di un reparto che si è espresso con grande concentrazione e solidità su un palcoscenico così prestigioso: un elogio speciale per Cherubin. Dalla immagini viste al replay si vede che il fallo laterale dal quale è scaturito il gol interista era probabilmente a favore dell’Atalanta perché l’ultimo a toccare il pallone era stato Miranda, ma né l’arbitro, né i suoi assistenti se ne sono accorti.

Per le statistiche è stata la prima sconfitta esterna di mister Reja da quando è sulla panchina dell’Atalanta, visto che nello scorso campionato il tecnico friulano aveva raggranellato una vittoria (a Palermo) e cinque pareggi (due contro Napoli e Roma). L’allenatore dei bergamaschi si può consolare comunque per la prestazione positiva della sua squadra. Chissà come sarebbe finita se Gomez al 3’ pt avesse tramutato in gol una chance abbastanza invitante su azione costruita da Kurtic e rifinita da Carmona proprio per l’argentino. Nel primo tempo da segnalare soltanto un’azione seria a favore dell’Inter al 44’ pt con un tiro di Kondogbia sul quale Sportiello era stato reattivo.

Nella ripresa non è che i milanesi abbiano prodotto molto di più, tanto che la prima vera palla-gol l’hanno partorita soltanto dopo l’espulsione di Carmona, con l’incrocio dei pali sfiorato da Jovetic al 28’ st. L’Atalanta ha avuto qualche possibilità di far male in contropiede, ma non è stata precisa ed efficace, tanto che la retroguardia dell’Inter ha dormito sonni relativamente tranquilli. L’assedio l’abbiamo già raccontato ed è stato beffardo per i bergamaschi proprio sul filo di lana, quando lo 0-0 sembrava ormai scritto.

Il derby nerazzurro ha perso praticamente da subito due potenziali grandi protagonisti, ovvero i due centravanti. Icardi, che aveva accusato un problema muscolare nel riscaldamento, ha dovuto dare forfait al 15’ pt ed è entrato Joventic che si è rivelato l’interista più pericoloso, mentre Denis è stato costretto alla resa al 23’ pt per una forte contusione alla caviglia destra ed è stato sostituito da Pinilla che ha lavorato molto per la squadra. Anche Gomez e Moralez, nei panni di esterni, si sono dati da fare, ma senza pungere. Infine confortanti la prestazioni dell’eclettico de Roon, abile anche nei recuperi difensivi, e di Kurtic, due centrocampisti che potranno aiutare l’Atalanta in un campionato che si preannuncia duro.

Marco Sanfilippo

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Esordio nel campionato 2015/16 a San Siro per l’Atalanta che sfida l’Inter in un match molto difficile ma non impossibile come ha insegnato l’Udinese di Colantuono che ha giustiziato clamorosamente la Juventus a Torino.

Mister Reja presenta il suo modulo preferito, il 4-3-3, e scioglie i dubbi sui due esterni d’attacco puntando su Gomez e Moralez accanto a Denis (preferito a Pinilla) e di conseguenza è D’Alessandro a sedersi in panchina. In difesa davanti a Sportiello c’è Masiello a destra con Stendardo e Cherubin centrali e Dramè a sinistra, mentre a centrocampo - orfano dell’infortunato Cigarini - il terzetto è formato da Carmona e dai due nuovi rinforzi, de Roon e Kurtic.

Quanto all’Inter di Mancini (4-3-1-2), il tandem d’attacco è formato da Icardi e Palacio (con Jovetic in panchina), supportato da Brozovic in versione trequartista per le condizioni non ottimali di Hernanes. A centrocampo c’è spazio per il giovane Gnoukouri con Medel e l’atteso Kondogbia. In difesa Handanovic in porta, i due nuovi centrali Miranda e Murillo con Santon a destra e l’adattato Juan Jesus a sinistra.

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