La Remer, un momento magico
Ma pesa il settimo posto della Comark

Grazie alla Remer il basket orobico sta vivendo una stagione sportiva dagli acuti eccelsi. Ancor più importanti perché non annunciati.

Facile adesso tessere elogi mentre in estate si storceva il naso nel valutare un roster privo di Usa e imbottito di giovani sia pur di belle speranze. Ma evidentemente il general manager Euclide Insogna (deus ex machina da tempo del team trevigliese) puntando su cestisti doc di casa nostra, come Marino e Rossi meditava di sorprendere, all’atto pratico, la moltitudine di scettici.

Adesso, stiamo ammirando una formazione che a tre turni dal termine della regular season si trova seconda, dietro alla regina Treviso. Ma non è tutto. Salvo clamorose sorprese la Remer ci regalerà i play off che, quest’anno, dovrebbero avere un valore senza precedenti. È, infatti, assai probabile che centrando le sfide dirette della seconda fase si accederà automaticamente alla seconda categoria e non si rimarrà nella terza dove si milita addirittura da ventun anni. Dite poco?

Quanto a risultati non si può sostenere altrettanto parlando della Comark. Il non prevedibile flop di domenica nel derby con la Vivigas ha sospinto la formazione cittadina dal quinto al settimo posto. Uno scivolone che equivale alla penultima posizione valida per partecipare ai playoff. Consolarsi all’idea dell’ ormai certa acquisizione ai nastri di partenza del mini torneo di aprile ci sembra, oltremodo riduttivo.

L’ allettante organico costruito alla vigilia del campionato sarebbe da obiettivi corposi. Comprensibile l’amarezza del presidente e sponsor Massimo Lentsch al termine della gara con la stessa Vivigas. A preoccupare maggiormente sono i frequenti alti e bassi dell’intero collettivo. Più volte abbiamo coinvolto nelle responsabilità, a parte naturalmente la squadra, lo staff tecnico e dirigenziale. Sbagliare di sovente, specie, gli approci alle partite deve far riflettere. O no?

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