L’Atalanta festeggia Natale imbattuta e capolista

Al Comunale di Bergamo il big match della 20ª giornata di Serie B si è chiuso in parità. E’ finita 1-1 anche la sfida salvezza tra Como e AlbinoLeffe

ATALANTA - TERNANA 1-1

Reti

: nel st 41’ Zampagna (rigore); 43’ Budan.

Atalanta (4-3-3): Taibi, Innocenti (1’ st Montolivo), Gonnella, Lorenzi, Smit, Zenoni, Bernardini, Marcolini (31’ st Mingazzini), Gautieri, Budan, Vugrinec (20’ st Pinardi). In panchina: Calderoni, Rustico, Comandini, Pazzini. All. Mandorlini.

Ternana (4-4-2): Brunner, Nicola, Scarlato, Terni, Grava, Giampà, Brevi, Kharja, Jimenez (48’ st Pesaresi), Borgobello (31’ st Frick), Zampagna. In panchina: Berni, Frara, Ferrarese, Migliaccio, Adeshina. All.:Beretta.

Arbitro: Ayroldi di Molfetta.

Note - Angoli 9-5 per l’ Atalanta. Recupero: 2’ e 5’. Ammoniti: Brevi, Jimenez, Terni, Gonnella e Lorenzi per gioco scorretto. Spettatori: 13 mila.

L’Atalanta ha centrato il suo obiettivo, quello di festeggiare il Natale imbattuta e in vetta alla Serie B. Al Comunale di Bergamo, però, i nerazzurri di Mandorlini hanno rischiato, di fronte alla Ternana, di perdere l’imbattibilità: a 4’ dalla fine dei tempi regolamentari: Jimenez, sfruttando un traversone arrivato dalla parte opposta, si è trovato a tu per tu con Taibi, lo ha superato con un pallonetto ma è stato poi toccato dal portiere che lo ha atterrato. L’arbitro ha assegnato il rigore, che Zampagna ha trasformato con un tiro alla destra di Taibi. Nel giro di 2’ l’ Atalanta però è riuscita a raggiungere il pareggio con una grande azione di Pinardi sulla sinistra. Il suo traversone è stato rinviato da Scarlato, sulla palla è intervenuto Montolivo che, di testa, ha servito Budan (nella foto Magni), il quale l’ha infilata in rete con un tiro molto deciso. Si è concluso quindi con un risultato di parità abbastanza giusto questo confronto fra due squadre di alta classifica, dominato dall’ Atalanta nella prima parte dell’ incontro ma ben giocato anche dalla formazione umbra. Nella prima parte della gara l’ Atalanta ha costruito alcune situazioni favorevoli ma ha concluso una volta sola a rete costringendo il portiere Brunner ad intervenire su un tiro dalla distanza di Marcolini. Nella ripresa l’Atalanta ha giocato con Zenoni difensore, sostituito a centrocampo dal giovane Montolivo, sperando di creare maggiori problemi al centrocampo avversario. Invece qualche problema lo ha avuto l’Atalanta, anche se è andata vicino al gol in un paio di circostanze con un tiro di Montolivo, un’altra conclusione di Pinardi.

COMO - ALBINOLEFFE 1-1

Reti: nel st 17’ Raimondi, 44’ Rastelli.

Como (4-3-3): Layeni, Tarozzi (33’ st Rastelli), Piccolo, Rossini, Pavone (1’ st Graziano), Bressan, Caremi, Rossetti, Yapi (1’ st Cigardi), Makinwa, Chianese. In panchina: Griffo, Belingheri, Ferrario, Succi All. Fascetti.

AlbinoLeffe (4-3-3): Acerbis, Colombo R., Biava, Sonzogni (20’ st Gorini), Regonesi, Del Prato, Carobbio, Gori (7’ st Possanzini), Raimondi, Ferrari (38’ st Colombo A.), Bonazzi. In panchina: Gritti, Teani, Poloni, Morfeo. All. Gustinetti.

Arbitro: Brighi di Cesena.

Note - Angoli: 8-3 per l Albinoleffe. Recupero: 0’ e 3’. Ammoniti: Pavone, Graziano, Caremi, Cigardi, Raimondi e Biava per gioco scorretto, Del Prato per proteste. Spettatori 1200 circa.

Beffa, beffa atroce. L’AlbinoLeffe viene via da Como con un punto che non fa né morale né classifica. Fa soltanto una grande rabbia. Dopo aver infatti dominato la partita per 90 minuti, tirato in porta pericolosamente una quindicina di volte, creato non meno di otto palle-gol, realizzato il gol del vantaggio a mezzora dalla fine, collezionato otto calci d’angolo contro tre, la banda di Gustinetti ha beccato il gol quando tutto era ormai finito, perdipiù in contropiede, sull’unica vera conclusione degli avversari nello specchio della porta. Questo è quanto accaduto a Como. La rete dell’AlbinoLeffe giunge 18’ st, quando Raimondi scarica un sinistro rabbioso alle spalle di Layeni su azione di calcio d’angolo tirato da Bonazzino. Il pareggio lariano è firmato da Rastelli, 35 anni fra cinque giorni, il quale, mandato in campo da Fascetti negli ultimi dieci minuti, proprio allo scadere del 90’, infila imparabilmente da distanza ravvicinata un cross di Bressan.

(21/12/2003)

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