Manca solo l’ufficialità, ma sarà Marcello Lippi il nuovo ct dell’Italia. L’ex allenatore della Juve succederà a Giovanni Trapattoni, e guiderà la nazionale per la prima volta il 18 agosto, in amichevole in Islanda. L’annuncio sarà dato, con ogni probabilità, in consiglio federale dopodomani: unico ostacolo potrebbe essere il passaggio tecnico delle dimissioni che Carraro è intenzionato a presentare, e che il consiglio Figc è orientato a respingere per evitare commissariamenti. In caso la discussione si prolungasse, l’annuncio di Lippi slitterebbe di poco.
Intanto Giovanni Trapattoni, pur non chiudendo la porta a qualsiasi eventualità («Il futuro? Sono abituato a non mollare mai») parla già come se conoscesse il nome del suo sostituto: «Chi viene o chi verrà dopo di me - afferma Trapattoni - , conosce bene questa nazionale. Troverà un gruppo di età mediamente giovane. Che linea seguirà chi verrà dopo di me? Quando venni qui, ereditai una buona nazionale da Zoff, seguii la linea di proseguire il cammino cercando linfa nuova. L’esempio dei club insegna: chi per ricostruire rade tutto al suolo non riesce a tirare su neanche le mura».
E a giochi fatti arriva l’ammissione del citì uscente sulla reale statura dei big della nazionale: «Certo da Totti, Del Piero e Vieri mi aspettavo di più. Anche se - aggiunge Trapattoni - non sarebbe onesto dire che quello che è successo è colpa loro».
(23/06/2004)
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