Rally di Monza, la dedica a Bergamo
Gara tra neve e incidenti - Il video

La scuderia Ferrari club Caprino Bergamasco dedica uno striscione a Bergamo. Era considerata la tappa decisiva, quella odierna del Rally di Monza e così nei fatti è stato con la pioggia, trasformatasi nei tratti più alti in neve e ghiaccio, che ha decisamente disegnato la classifica di questa gara e forse quella del Mondiale 2020.

Era considerata la tappa decisiva, quella odierna (5 dicembre) del Rally di Monza, incentrata sulle impegnative prove del bergamasco, e così nei fatti è stato con la pioggia, trasformatasi nei tratti più alti in neve e ghiaccio, che ha decisamente disegnato la classifica di questa gara e forse quella del Mondiale 2020. Al termine della giornata odierna al comando della gara ci sono ora Sebastien Ogier con Julien Ingrassia, sulla Yaris WRC del team Toyota Gazoo. Il sei volte campione del mondo era in una gara con un unico obiettivo quello di vincere e tentare di conquistare l’ennesimo titolo iridato.

Un progetto alla vigilia molto difficile da realizzare, ma che è diventato più concreto dopo la scivolata fuori strada, sulla neve della prova di «Gerosa», di Elfyn Evans in coppia con Scott Martin, sulla Yaris WRC del team Toyota Gazoo. L’attuale capo classifica del mondiale, al quale bastava un piazzamento per vincere il titolo, sarà costretto a giocarsi il tutto per tutto nell’ultima tappa di domani (6 dicembre), sperando in qualche errore dell’avversario, suo compagno di squadra.

La scuderia Ferrari club Caprino Bergamasco, in occasione del passaggio del Rally ha voluto ricordare quanto successo alla nostra città attraverso lo striscione «Bergamo rinasce». L’iniziativa ha avuto lo scopo di rappresentare il popolo bergamasco, messo a dura prova durante la prima ondata del Coronavirus, in un messaggio di speranza e resilienza per il futuro.

Ha spiccato tra i privati sulle regional car il veronese Umberto Scandola navigato da Guido D’Amore che sulla Hyundai i20 NG ha vinto con il miglior tempo in assoluto la PS 8 «Costa Valle Imagna» e poi nella PS 11 è stato il migliore in WRC 3, grazie all’indovinata scelta di pneumatici da neve. Il pilota veneto, nel giorno del suo compleanno, ha riportato un nome italiano in vetta alla classifica di una speciale iridata. Non accadeva dal Rally di Turchia 2008 quando l’impresa riuscì a Gigi Galli e Giovanni Bernacchini su Ford. Lo svedese Tom Kristensson navigato da Joakim Sjoberg ha preso il largo ed ha il titolo nel mirino nella classifica Junior WRC, tra i giovani tutti al volante delle Ford Fiesta made in M-Sport.

Ma l’uscita di strada di Evans ha anche indirizzato con decisione il titolo Costruttori verso la Corea con la Hyundai che ha attualmente in seconda e terza posizione della classifica assoluta le due i20 Coupè Wrc di Dani Sordo, con Carlos Del Barrio, secondi, e di Ott Tanak insieme a Martin Jarveoja, terzi. Calcoli naturalmente che rimangono complessivamente sulla carta perché ancora, alla fine, manca tutta la tappa di domani con i suoi insidiosissimi quaranta chilometri di prove tutti nell’area dell’Autodromo Nazionale Monza e, previsioni alla mano, sotto una fitta pioggia. Dopo il primo colpo di scena con la non partenza di Thierry Neuville, destinato a rientrare domani con la sua Hyundai i20, la tappa odierna ha poi messo in difficoltà anche molti altri tra i big, tra questi anche il britannico Gus Greensmith, Ford Fiesta Wrc, e il norvegese Ole Christian Veiby, Hyundai i20 Wrc, entrambi capottatisi sulla lunghissima prova di Selvino, a poche centinaia di metri l’uno dall’altro. Ecco il video dello spettacolare incidente di Greensmith, uscito illeso dal testacoda.

In testa alla WRC 2 si conferma leader il norvegese Mads Ostberg con Torstein Eriksen sulla Citroen C3, mentre con la sesta posizione assoluta il norvegese Andreas Mikkelsen, navigato da Andreas Jaeger su Skoda Fabia, ha difeso la testa della classifica WRC 3 dagli attacchi degli avversari.

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